Sondaggio HP su imprese e gestione elettronica dei dati aziendali

di Noemi Ricci

29 Maggio 2009 16:30

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Indagini HP tra manager d'azienda rivelano le difficoltà di molte imprese nel tenersi aggiornati su sistemi di gestione documentale e requisiti di e-discovery, su cui mancano ancora le competenze

Secondo indagini HP, meno della metà dei decision-maker d’impresa reputa le proprie informazioni aziendali ben accessibili e di qualità. Il 40% lamenta mancanza di competenze interne e di efficaci strategie di gestione delle informazioni, che risultano poco chiare e quindi poco utili.

Il reperimento elettronico di documenti aziendali con valore legale (e-discovery) in particolare, è per molti un processo quasi sconosciuto, che richiede anche una severa conformità normativa.

In generale, pur comprendendone l’importanza per il successo del business, si è restii ad investire in progetti focalizzati sulle informazioni aziendali, scelta giustificata nel 55% dei casi dalla mancanza di casi di successo che giustifichino tale spesa.

L’80% degli intervistati nel sondaggio “E-Discovery Barriers, Priorities and Requirements Survey” ritiene però indispensabile una soluzione di e-discovery per posta elettronica (89%), documenti di lavoro (78%) e database aziendale (72%).

Ecco perchè, tra i piani di investimento per il prossimo biennio trovano spazio – accanto alla trasformazione del workflow documentale e alla gestione dei record – anche i progetti di conformità e-discovery, per superare l’impasse.

Il 50%, infatti, ha ammesso però scarsa dimestichezza con il modello EDRM (Electronic Discovery Reference Model) che definisce le best practice dell’ e-discovery.

In aiuto alle aziende, HP propone una gamma di prodotti hardware, software e servizi per la gestione delle informazioni in conformità con le richieste di e-discovery e delle altre normative in materia: HP Information Management, HP Information Governance and Information Quality Management, HP Integrated Archive Platform, HP TRIM software.