Come tutti i dipendenti e i lavoratori in ufficio, anche i consulenti IT hanno bisogno di trovare un luogo amichevole e colleghi con i quali instaurare rapporti interpersonali positivi, oltre che con il datore di lavoro o superiore.
Rapporti franchi e sereni incrementano la produttività e semplificano il perseguimento degli obiettivi: è quanto emerge da una ricerca Coleman Parkes, svolta per conto di Avanade, che ha analizzato le esperienze di 825 professionisti, anche italiani.
I risultati evidenziano come anche in un ambiente ad alto contenuto tecnologico i rapporti tra membri dei team determinano la buona qualità dei risultati o, al contrario, possono indebolire le motivazioni e degradando le performance lavorative se sono burrascosi.
Gli altri fattori che inducono un consulente IT a proseguire il proprio rapporto di lavoro con una determinata azienda? Innovazione tecnologica, possibilità carriera e retribuzione. Nello specifico in Italia i rapporti con i consulenti IT hanno la durata più lunga (9,9 anni) rispetto alla media europea (7,4).
Tra le motivazioni che portano all’abbandono del lavoro vengono individuate, proprio il cattivo rapporto con i superiori e con il team di lavoro.