L’ICTt come leva di competitività e risorsa anti-crisi, questo in sintesi quanto espresso dai 15 top manager del settore in un’inchiesta che il Corriere delle Comunicazioni ha appena pubblicato.
In sostanza l’Information Technology sarà il vero motore della crescita per uscire dall’impasse economico e imprenditoriale che minaccia anche le Pmi italiane.
Le strategie di business dovranno essere riviste in prospettiva di nuovi modelli di crescita, per sviluppare la capacità di innescare un processo di innovazione nel campo dei servizi in maniera efficiente, flessibile e affidabile.
Le comunicazioni continueranno a ricoprire un ruolo centrale e produttivo nonostante la crisi, secondo gli esperti. Bisognerà quindi puntare sulla diffusione dei servizi a banda larga, rafforzare la concorrenza nel mercato delle Tlc ed eliminare il digital divide.
Tra i suggerimenti alle imprese, infine, spicca quello di affidarsi a soluzioni innovative finalizzate a ridurre i costi e aumentare l’efficienza, favorendo ad esempio l’home working. Valorizzare le risorse esistenti, quindi, ma continuare anche a investire in innovazione e sulle relazioni con i clienti.
Il Governo può giocare un ruolo fondamentale per superare la crisi, proprio investendo nell’ICT. Sarà necessario pertanto un chiaro e sostenibile Piano di Interventi Nazionale anche nel medio periodo.
Per concludere, ecco chi sono i 15 top manager chiamati in causa: Franco Bernabè, Telecom Italia); Giuliano Berretta, Eutelsat; Paolo Bertoluzzo, Vodafone Italia); Vincenzo Novari, 3 Italia; Stefano Parisi, Fastweb; Corrado Sciolla, BT Italia; Cesare Avenia, Ericsson Italia; Luigi De Vecchis, Nokia Siemens Networks Italia; Stefano Lorenzi, Alcatel-Lucent Italia; Stefano Venturi, Cisco Italia; Valentino Bravi, T-Systems Italia; Carlo Grandi, Sas Italia; Pietro Scott Jovane, Microsoft Italia; Giuseppe Verrini, Adobe Emea; Alessandro Zucchetti, Zucchetti.