Nonostante il settore IT stia assumendo sempre più un ruolo centrale nelle strategie aziendali, sembra che i CIO (ossia i Chief Information Officer) abbiano ancora posizioni poco influenti all’interno dei consigli di amministrazione.
A rivelarlo è una ricerca Economist commissionata da McAfee – la nota azienda specializzata in sicurezza informatica – e realizata dalla divisione Economist Intelligence Unit.
Lo studio ha esaminato le variazioni nei rapporti tra CIO e direzione aziendale: si aggira intorno al 47% la percentuale di CIO a portare le problematiche IT all’attenzione delle riunioni direttive mentre nel 45% dei casi è il CEO (Chief Executive Officers) che invece prende in pugno le decisioni relative al settore IT.
A rappresentare il reparto IT, poi, sarebbe il 20% dei CFO (Chief Financial Officers), poiché il 71% di questi identifica il dipartimento IT come fornitore di sicurezza di sistema e di rete, non come generatore di profitti.
Cresce comunque l’attenzione verso l’IT, sempre più vista come funzione strategica di business. È infatti il 42% degli intervistati a considerarla tale. Il 30% ritiene il dipartimento IT fondamentale per promuovere la sicurezza di rete e di sistema, mentre il 31% pensa che porti a generare guadagni.
Secondo l’83% degli intervistati, in effetti, questa crescita nelle funzioni “promuoverebbe” il profilo del CIO a livello dirigenziale. Il 25%, inoltre, ritiene che relazioni all’interno della direzione siano notevolmente migliorate negli ultimi due anni.
Tuttavia, nonostante governance, rischi e conformità attualmente risultino essenziali per il successo di un’azienda, solo un modesto 23% delle imprese prevede di incrementare gli investimenti in risk management nel prossimo anno. Il 30% di loro non prevede di cambiare affatto l’impegno di spesa in Compliance.
Infine, nonostante l’82% delle aziende preveda una crescente pressione e complessità normativa in tema di conformità, tuttavia non è intenzionata ad effettuare nuovi investimenti nel dipartimento IT, costretto a soddisfare più richieste a parità di risorse.