Alliance Manager, Network Manager o più semplicemente manager di rete: sono queste le denominazioni con cui si individua oggi la figura professionale che ha il compito di gestire lo sviluppo di una rete d’impresa.
Gestione di rete
Alle normali competenze manageriali, aggiunge capacità di negoziazione, integrazione e gestione conflitti. In una lista (non esaustiva) di skill sono infatti fondamentali: capacità di relazione e mediazione verso l’interno della rete ed il mercato esterno; problem solving per armonizzare i diversi interessi in campo, analizzare il bisogno dei soci, coordinare le attività dei singoli, controllare know-how, processi esternalizzati e comportamenti dei partner, difendere gli interessi della rete e della comunità di riferimento nei confronti di terzi; capacità di promozione della rete e del suo sviluppo commerciale tramite strategie, piani e iniziative e perseguimento degli obiettivi imprenditoriali degli associati.Un testo utile alla comprensione delle competenze in un ottica di gestione strategica della rete lo fornisce invece la pubblicazione “Coordinamento e gestione strategica delle reti: profili e competenze del network manager” di Marco Meneguzzo e Denita Cepiku (Dipartimento di Studi sull’Impresa, Università degli Studi di Roma Tor Vergata).
Sviluppo di rete
Il manager di rete non partecipa alle decisioni delle singole imprese (che a livello imprenditoriale restano autonome) ma identifica le più efficaci scelte strategiche per consentire loro di crescere come comunità di attori focalizzati verso un obiettivo di business comune. Nello scenario italiano, il Lazio è ancora indietro nella progettazione e realizzazione di reti di imprese. Per supportare gli imprenditori locali nel colmare questo gap e valutare i benefici associati allo sviluppo di una propria rete d’impresa tramite apposito contratto, Federmanager Roma, ASSORETIPMI e Obiettivo 50 hanno organizzato il 25 Novembre il convegno Manager di rete, fornendo elementi informativi sulla professione e testimonianze dirette di chi copre questo ruolo nuovo e complesso, in aggregazioni di rete già costituite. Il suo ruolo, lo ricordiamo è duplice:
- nella fase di start-up si concretizza nella definizione dei confini e degli assetti istituzionali della rete; nell’identificazione degli obiettivi del network; nell’allocazione e definizione degli assetti proprietari e del committment.
- nella fase di mantenimento nel tempo si occupa del funzionamento della rete e del suo sviluppo di medio-lungo periodo. In questa fase è necessario rendere le relazioni di collaborazione strutturate e operative generando consenso e partecipazione. Particolare attenzione va posta nella ripartizione delle responsabilità produttive tra i nodi, la pianificazione strategica, la programmazione e il controllo, la gestione per processi, delle competenze e del know-how.