Per le donne italiane fare carriera è difficile: la salita ai vertici della scala gerarchica è ostacolata da una barriera invisibile: un soffitto di vetro che non si riesce a oltrepassare, come teorizza Maria Cristina Bombelli, esperta di diversity management e comportamento organizzativo.
Eppure, il peggior nemico delle donne sono le donne, come scrive Bombelli sul suo blog: sul lavoro le donne si autolimitano nell’ambire oltre che nel fare. Per abbattere le barriere invisibili, invece, le donne dovrebbero vincere la loro tendenza ad autoescludersi, e lavorare sulle proprie peculiarità per trasformarle in vantaggi strategici.
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Cambiare le regole si può e si deve con autorevolezza, tenacia e perseveranza, pur senza snaturarsi (ossia senza diventare la brutta copia di un uomo).
Le strategie giuste
Ancora più che per un uomo, quindi, per una donna è fondamentale la scelta dell’azienda in cui si si decide di lavorare: mission, valori e politiche di gestione HR dovrebbero essere il più possibile condivise.
Sfondare il soffitto di cristallo è dunque possibile, anche se permangono oggettive lacune in termini di benefit per le donne sul lavoro. Anche Bombelli sottolinea la necessità di riorganizzare il tempo lavorativo introducendo maggiore flessibilità e premiando i risultati piuttosto che la presenza.
Utilizzando la leva dell’innovazione tecnologica per lavorare ovunque e a qualunque orario è oggi più semplice che mai, grazie anche alla consumerizzazione IT.
Gli esempi pratici
Una lista di esempi pratici per fare carriera restando se stesse la offrono Maria Di Paolo e Alessia Anzelmo in “Scegliere donna! Quando le donne arrivano al vertice”, iniziativa congiunta di Forum PA e futuro@lfemminile, nell’ambito dell’iniziativa “Osservatorio Donne nella PA”. L’analisi di 14 casi esemplari di altrettante donne manager fornisce utili consigli alle donne che vogliono fare carriera.
Gli ingredienti di base sono ovviamente quelli universali: competenza professionale, apertura alle nuove situazioni, predisposizione al rischio, capacità di affrontare con pazienza le difficoltà di conciliare famiglia e carriera.
Nei 14 casi di studio gioca a favore la voglia di mettersi in gioco senza rinunciare al proprio modo di essere donna, e di sperimentare nuove soluzioni e metodologie innovative in un contesto lavorativo diffidente.
Per approfondimenti, ecco i principali testi di Maria Cristina Bombelli sul rapporto donne e carriera: “Soffitto di vetro e dintorni. Il management al femminile”; “Il tempo al femminile; “La passione e la fatica. Gli ostacoli organizzativi e interiori alle carriere al femminile”; “Alice in business land. Diventare leader rimanendo donne”.