Il budget ICT delle imprese italiane è sostanzialmente invariato rispetto al biennio precedente, con una lieve crescita del contesto utility e delle banche. Ad affermarlo è la ricerca delle Osservatorio Gestione Strategica dell’ICT, nell’ambito della Management Academy for ICT Executives, che evidenzia la situazione economica per il 2012 manifestata dai Chief Information Officer di 173 imprese.
L’agenda dei direttori dei sistemi informativi può fondarsi su una previsione di budget ICT che nel 37% dei casi superiore ai 10 milioni di euro, dei quali il 17% si posiziona addirittura sopra i 50 milioni.
A seguire il 14% delle aziende del panel intervistato, che rientrano nella classe compresa tra cinque e dieci milioni di euro, e il 39% che appartiene alle classi di budget inferiori ai cinque milioni di euro.
In termini tendenziali, il 17% di medie imprese prevede di aumentare il budget ICT a un tasso superiore al 10%, mentre le imprese maggiori mantengono una spesa stabile.
La ricerca era anche volta ad individuare le principali aree d’investimento e le relative priorità per il 2012 con riferimento alle caratteristiche dimensionali e di settore delle aziende.
In questo caso, dalle risposte ottenute, emerge innanzitutto la Business Intelligence e Analytics, seguite dallo sviluppo e il rinnovamento del Data Center, il Cloud Computing, la Digitalizzazione e dematerializzazione dei documenti, i nuovi device mobili, la Unified Communication and Collaboration, le mobile apps, lo sviluppo di canali digitali e social CRM e infine le nuove architetture di information management e storage.
In buona sostanza una tendenza a recuperare risorse razionalizzando i costi interni attraverso tecnologie innovative, oltre che contribuire alla riduzione dei costi dei processi di business con ritorni misurabili e di breve periodo.