Gli spazi di Coworking continuano a proliferare in ogni città, per mezzo di singole aziende che offrono il servizio localmente o mediante agenzie di franchising che propongono spazi condivisi in tutto il territorio nazionale. “Mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progresso, lavorare insieme è un successo”, diceva Henry Ford: le motivazioni che si celano dietro la scelta del Coworking spaziano dall’esigenza di un servizio temporaneo all’opportunità di condivisione di idee, passando per l’adozione fissa di uno spazio uso ufficio fino alle esigenze di lavoratori/trici in modalità work-life balance.
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Condivisione spazi e idee
Il Coworking sfrutta la condivisione di uno stesso ambiente, spesso un ufficio, consentendo di mantenere un’attività indipendente. Spesso si tratta di professionisti o consulenti che non possono o vogliono lavorare da casa, o che semplicemente viaggiano molto e hanno bisogno di uno spazio di lavoro temporaneo. Gli incubatori di impresa offrono uffici e dotazioni con queste finalità come parte del percorso di assistenza alle start-up. Ma Coworking significa anche “raduno sociale” di un gruppo di persone che condividono valori e creano sinergie produttive. Lo scambio di idee anche occasionale con altri professionisti è considerato stimolante, tanto che negli spazi hanno spesso luogo i “barcamp”, le “non conferenze” o raduni tematici su innovazione e paradigmi di nuova concezione.
Best practice
Tante le realizzazioni sul territorio nazionale:
- BC103 a Roma, nato in uno studio di consulenza per le PMI, oggi offre anche per poche ore una postazione o sale riunioni. Dal sito si possono verificare le disponibilità ed effettuare le prenotazioni con tariffe in chiaro categorizzate secondo gli spazi e gli orari di fruizione.
- Pickcenter a Roma offre 3 sedi di Pick Center con sconti fino al 20% e una lista di promozioni mensili sui diversi spazi disponibili dalle sale riunioni, ai virtual office, gli spazi eventi.
- Consorzio Crit (Cremona Information Techology), costituito da aziende ICT (MailUp, Microdata Group, Linea Com, Incode, Lanzoni, Gamm System, CSA Med e Next), ha aperto uno spazio di Coworking progettando spazi e luoghi di lavoro flessibili per «far crescere l’economia digitale, stimolare l’innovazione e l’occupazione nel territorio.», come ha sottolineato la presidente Carolina Cortellini Lupi.
- Cowo|360 (a Roma, in Via Vacuna) è gestito dall’associazione culturale Work It Out, che si propone di creare un network attraverso il lavoro, la comunicazione e l’innovazione dando vita alla community in oggetto.
- Millepiani Coworking, progetto presentato già dal luglio 2012 da Aiap Lazio con 200 spazi sul tutto il territorio regionale.
Servizi
Coworking significa poter usufruire anche di servizi caratteristici dell’ufficio: connettività, call conference, sale riunioni, videoconferenza, pc, stampanti, proiettori, programmi. Esistono però realtà imprenditoriali e istituzionali che sfruttano il modello in un’ottica work-life balance offrendo servizi specifici:
- L’Alveare aperto a Centocelle dal Comune di Roma: co-working con spazio baby, circa 200mq per il lavoro in condivisione con 30 postazioni e un’area dedicata ai bimbi. Le aziende possono convenzionarsi per il telelavoro e al rientro dalla maternità delle dipendenti.
- Il Cobaby promosso dalla start-up Piano C: postazioni di lavoro in prossimità di un piccolo nido dove lasciare il proprio pargolo. Dalla stessa azienda anche il servizio/evento “Conosciamo C”, che consiste in un pranzo a cadenza mensile per co-workers e altri partner.
Franchising
Il Coworking è oggi anche una idea imprenditoriale fatta di reti in franchising su tutto il territorio nazionale: un esempio è Cowo® nato da Laura Coppola e Massimo Carraro, che hanno deciso di aprire gli uffici della loro agenzia di comunicazione di Milano a servizi di Coworking fin dal 2008. Sollecitati dalle richieste, hanno avviato un programma di affiliazione e oggi il network consta di 118 uffici in 67 città fra Italia e Svizzera.
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Coworking e artigianato
Non si pensi però al Coworking solo per professionisti dell’IT. Silvia Maiorana trapianta da Berlino a Torino il Co-sewing, ovvero uno spazio attrezzato con macchine ricamatrici e strumenti per consentire il “Taglia e cuci” a chi vuole fare lo stilista ma non sa dove realizzare le proprie creazioni. Tanta burocrazia e due anni di lavoro per realizzare l’idea, ma alla fine l’impresa “Cucito condiviso” viene avviata con successo.
Approfondimenti
L’evento “L’ufficio collaborativo”, previsto per il prossimo 19 Marzo a Roma, rappresenta un’occasione interessante per approfondire le tematiche del Coworking e della collaborazione sul lavoro.
Per approfondimenti: BC103; Pickcenter; Work It Out; Millepiani Coworking; L’Alveare; Piano C; Cowo®; Cucito condiviso.