Il settore delle imprese digitali in Italia continua a crescere, trainato dalla presenza sempre più significativa di soci stranieri. Secondo l’ultima analisi condotta da InfoCamere in collaborazione con l’Università di Padova, il numero di imprese digitali con almeno un socio estero è aumentato del 34% tra il 2018 e il 2022, raggiungendo quota 2.465 aziende.
Di contro, stenta a decollare la quota femminile, mentre è evidente l’impronta giovanile nella compagine sociale della metà delle aziende digitali italiane.
Imprese digitali italiane: la fotografia del settore
Queste imprese rappresentano oggi un pilastro fondamentale per l’economia digitale italiana, contribuendo con il 21,3% al valore complessivo della produzione digitale nazionale, pari a 102 miliardi di euro nel 2022 (dati InfoCamere-UniPadova). Si tratta di un notevole incremento rispetto ai 59,8 miliardi di euro registrati nel 2018.
Questo porta a pratiche gestionali avanzate e ad una maggiore spinta all’innovazione, rafforzando l’apertura internazionale del sistema economico italiano.
Giovani imprenditori e divario di genere
Le imprese digitali italiane sono caratterizzate da una base imprenditoriale giovane e dinamica: il 46,5% dei soci ha meno di 50 anni. Tuttavia, il divario di genere rimane evidente, con le donne che rappresentano solo il 26,6% del totale dei soci, a conferma della necessità di incentivare politiche che promuovano una maggiore partecipazione femminile nel settore.
Società di capitali con soci stranieri
Un altro dato significativo riguarda le società di capitali italiane, tra le quali circa il 10% ha almeno un socio straniero. Nello specifico, 31.708 aziende presentano un azionista estero che detiene la maggioranza, per un valore complessivo della produzione di circa 372 miliardi di euro nel 2023.