Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha emanato il decreto attuativo delle nuove regole volte ad accelerare i pagamenti in relazione agli appalti del PNRR, con l’obiettivo di snellire le procedure e allo stesso tempo di sostenere le PMI, spesso penalizzate dai ritardi nel saldo delle fatture pubbliche.
L’intervento normativo, nell’ambito del Decreto Omnibus (DL n.113/2024), prevede misure straordinarie per favorire la liquidità delle imprese con un intervento “a monte”, che sblocca i fondi del PNRR per gli enti attuatori dei progetti (Comuni, Province e Città Metropolitane), messi così in grado di saldare nei tempi le commesse alle imprese appaltratrici.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza rappresenta infatti un’opportunità per il rilancio economico dell’Italia, ma la sua efficacia dipende dalla capacità di garantire pagamenti PA tempestivi. Per affrontare questa sfida, il MEF ha introdotto nuove disposizioni mirate a ridurre i tempi di pagamento e migliorare l’efficienza amministrativa.
Tempi di pagamento PA: attuazione riforma PNRR
La nuova misura attua l’art. 18-quinquies del DL 9 agosto 2024, n. 113, convertito con modifiche dalla legge 7 ottobre 2024, n. 143. Il contesto è quello delle riforme abilitanti del PNRR, in modo particolare la Riforma 1.11 che si focalizza sulla “Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie”.
L’obiettivo del decreto è di accelerare i pagamenti relativi agli interventi finanziati dal PNRR. In particolare, prevede che la PA anticipi il 90% del costo dell’intervento, entro un mede dalla richiesta da parte dei soggetti attuatori. In particolare:
- le Amministrazioni centrali trasferiscono il 90% delle risorse a copertura dell’intervento PNRR, entro 30 giorni dalla data di presentazione della richiesta da parte del soggetto attuatore;
- verifiche e controlli documentali sono rimandati a fine procedura, prima del saldo;
- in tutte le fasi, i soggetti attuatori devono aggiornare i dati di monitoraggio sul sistema ReGiS in relazione ai pagamenti.
In pratica, i soggetti attuatori avranno accesso a liquidità più rapida, contribuendo a una gestione più efficiente dei progetti e alla riduzione dei ritardi nelle fasi iniziali e intermedie degli interventi.
Semplificazione delle procedure
Come visto, il decreto introduce anche un altro importante cambiamento: le verifiche e i controlli sulla documentazione giustificativa non verranno più effettuati durante le fasi iniziali e intermedie, ma saranno concentrati nella fase finale della procedura, prima dell’erogazione del saldo.
Questo approccio consentirà di ridurre i tempi di attesa per i pagamenti, accelerando così il flusso delle risorse nelle fasi cruciali del progetto.
Strumenti di legge per velocizzare i pagamenti
Per garantire l’efficacia delle nuove regole, le PA dispongono di strumenti specifici, alcuni dei quali inseriti nelle riforme del PNRR:
- anticipazioni di liquidità: misure come quelle previste dal D.L. n. 35/2013 e successivi, consentono alle PA di ottenere liquidità per saldare debiti commerciali pregressi, beneficiando l’intero sistema economico.
- contabilità accrual: la contabilità economico-patrimoniale (accrual) entro il 2026 migliorerà la trasparenza e l’efficienza nella gestione finanziaria delle PA.
La Ragioneria Generale dello Stato, con la Circolare n. 36 dell’8 novembre 2024 offre linee guida per l’individuazione delle fatture di natura commerciale e per l’utilizzo delle deroghe sui tempi di pagamento previste dall’articolo 4, comma 4, del Decreto Legislativo n. 231 del 2002. In particolare:
- identificazione fatture che rientrano nella categoria commerciale, al fine di applicare correttamente le normative sui tempi di pagamento;
- modalità di applicazione della deroga suai termini di pagamento, in specifiche circostanze previste dalla legge;
- indicazioni per gli organi preposti al controllo di regolarità amministrativa e contabile, assicurando il corretto utilizzo delle deroghe e il rispetto delle normative vigenti.