Generando una media di 9 miliardi di euro annui dal 2015 a oggi, la Sicilia è la prima regione per export nel Mezzogiorno dopo la Campania. Un ottimo risultato che dimostra un notevole dinamismo e un elevato potenziale esportativo, caratterizzato da grandi opportunità di crescita futura.
L’export siciliano è stato al centro dell’evento “Impresa Futura!” tenutosi il 16 novembre a Palermo, organizzato dal Gruppo SACE in collaborazione con la business community Palermo Mediterranea e Sicindustria/Enterprise Europe Network.
Dietro l’apertura verso i mercati esteri del tessuto economico siciliano si celano certamente gli investimenti in innovazione e sostenibilità intrapresi dalle aziende Made in Sicily, che hanno potuto contare proprio sull’accompagnamento di SACE: sono 1.300 le realtà locali supportate nel corso del 2023, per un totale di 1,2 miliardi di euro solo nell’ultimo anno.
La crescita dell’export Made in Sicily
A collocare la Sicilia in cima alla classifica delle regioni di Sud che hanno esportato di più sono alcune cifre record relative all’ultimo biennio: le esportazioni di beni rappresentano il 12% del PIL regionale, mentre ammonta a 16,6 miliardi di euro il valore dell’export nel 2022 e a 6,7 miliardi quello dei primi sei mesi del 2023.
La crescita dell’export coinvolge soprattutto i prodotti energetici e altri settori come gli apparecchi elettronici, l’agroalimentare e il comparto chimico, che hanno dimostrato una buona resilienza anche negli anni della pandemia. A guidare l’export, in particolare, è la vendita dei raffinati con il 66,6%, seguita da prodotti chimici (6,9%), alimentari e bevande (6,1%) e apparecchi elettronici (5,7%).
Per quanto riguarda i mercati che offrono maggiori opportunità, invece, è possibile citare la Francia, la Germania e gli Stati Uniti ma anche destinazioni come Hong Kong e Singapore.
PMI italiane alla prova dell’export
L’evento “Impresa Futura!” ha rappresentato anche l’occasione perfetta per fare il punto sull’export nazionale, anche analizzando quanto emerso dallo studio “Piccole, medie e più competitive: le PMI italiane alla prova dell’export tra transizione sostenibile e digitale” realizzato dall’Ufficio Studi di SACE in collaborazione con The European House – Ambrosetti.
Lo studio approfondisce le prospettive di sviluppo delle PMI di fronte alle sfide dei mercati internazionali, focalizzando l’attenzione proprio sull’export regionale.
Solo nel 2021, ad esempio, le oltre 200mila piccole e medie imprese italiane hanno esportato 219 miliardi di euro, cifra che corrisponde alla metà dell’export complessivo nazionale.
Il ruolo fondamentale del Gruppo SACE
Il Gruppo SACE svolge un ruolo determinate per accompagnare le imprese siciliane nei loro progetti di crescita in Italia e nel mondo, presente sul territorio con un ufficio e due agenzie a Palermo e Catania.
Offrendo soluzioni assicurative e finanziarie per investimenti green, liquidità e attività di export, internazionalizzazione e progetti di rilievo strategico, SACE ha promosso numerosi progetti nella filiera agroalimentare e non solo, dai piani di investimento dell’aeroporto di Palermo con GESAP alla Gigafactory 3 Sun di Catania, fino alla mobilità sostenibile con Sicily by Car.
L’evento “Impresa Futura!” fa parte di un roadshow in cui SACE incontra le PMI italiane che si inserisce nell’ambito del vasto “Piano Industriale INSIEME 2025”, programma che vanta come pilastri la sostenibilità, la trasformazione tecnologica e digitale e il supporto al tessuto imprenditoriale con un coverage di prossimità.
Le prossime tappe del roadshow sono Venezia il 22 novembre e Napoli il 6 dicembre.