La novità era ampiamente nell’aria, e ora è stata confermata. Il passaggio generazionale in casa Passepartout ha compiuto il decisivo passo avanti con la vendita delle quote del fondatore e presidente, Stefano Franceschini, ai quattro figli. I due maggiori, Mauro e Paolo, mantengono i rispettivi ruoli operativi, mentre i due figli minori, Elisa e Lorenzo, entrano nella compagine societaria in qualità di soci.
Presidente e amministratore delegato resta comunque il fondatore: «resto al timone», assicura nel corso della Convention aziendale, MEEP 2023, il consueto appuntamento annuale con i partner.
Passaggio generazionale in Passepartout
Un avvicendamento all’insegna della continuità («abbiamo firmato un Patto di governance con i valori tradizionali dell’azienda», sottolinea Mauro), accompagnato anche da una nuova governance aziendale, che vede la nascita di una nuova holding, nella quale convergono le ultime acquisizioni (IF Technology e Zerodo), e il nuovo customer relationship manager, Puffin CRM. Vediamo tutto.
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Il passaggio generazionale è stato gestito con la consulenza di The European House Ambrosetti, e la stesura di un Patto di Governance che fissa i valori aziendali e definisce con precisione i ruoli. I valori fondamentali restano immutati. Innovazione, attenzione al benessere dei dipendenti, manager formati internamente, modello di business basato sui partner. Che ormai sono 5.0, quindi conoscono le soluzioni di Passepartout e hanno elevate competenze sul loro sviluppo, le rivendono, hanno un numero consistente di clienti (almeno 100), hanno competente in mabito marketing e figure commerciali dedicate.
Il Patto di Governance
La mission dei nuovi azionisti, sottolinea Paolo Franceschini, vicepresidente Passepartout, è «conservare quello che abbiamo, dare un futuro all’azienda la meglio delle nostre capacità, umane e professionali. Il valore centrale del patto di governance è la stabilità. Le regole chiare e condivise.
Siamo tutti consapevoli che riguarda il futuro nostro e dell’azienda». Questa è una responsabilità che viene sottolineata da tutti e tre i figli presenti sul palco del MEEP 2023, Mauro, Paolo ed Elisa.
«L’impegno di nostro padre in azienda ha caratterizzato la nostra adolescenza», sottolinea Elisa Franceschini. Ora questo bagaglio culturale è stato prezioso per il passaggio generazionale, «ci ha unito nel definire il progetto. Abbiamo una cultura di famiglia e di impresa».
Il nuovo assetto societario
La consapevolezza della proprietà sulla necessità di un progetto strategico per il futuro dell’azienda è il punto di partenza del Patto di Governance.
Che poi definisce il nuovo assetto societario, con la creazione della holding Passepartout Group. E fissa regole precise anche per l’ingresso dei familiari in azienda in futuro. Sono stabiliti precisi requisiti, a livello di titolo di studio, esperienze certificazione, tirocini e impegno in azienda, spiega Mauro Franceschini.
Che sottolinea un punto importante: «il passaggio da azienda familiare a una realtà manageriale è complesso». Da qui la scelta di separare le logiche aziendali da quelle familiari. E la decisione di mettere paletti e regole precise all’ingresso in azienda con ruoli operativi degli eredi.
La messa a punto del patto di Governance ha richiesto lo studio di case history e best practice, da adattare poi allo specifico caso di Passepartout. Che è un’azienda familiare con oltre 30 anni di storia, fondata dall’attuale numero uno, Stefano Franceschini.
Ha un modello basato sullo sviluppo di prodotti e su una rete di partner, a cui oggi si aggiunge la mission della holding. Ha promosso una formazione mangeriale per linee interne, nel senso che gli attuali dirigenti sono cresciuti in azienda. E ha ora presentato il nuovo patto di governance concentrato sulla continuità.
Un percorso che, sottolineano tutti i protagonisti, non è stato facile , «ma ci ha insegnato molto», spiega Mauro. «Abbiamo dovuto informarci molto sul diritto societario. E poi formulare e ritagliare le regole sulla base della nostra realtà di settore e di famiglia» conclude il fratello Paolo.
Risultati e strategie
Passiamo ai risultati 2022, che hanno visto una crescita di fatturato del 10%. Il primo semestre del 2023 ha segnato un aumento dei ricavi dell’11%, per l’intero anno è atteso un incremento del 6%.
Al centro delle strategie future restano le PMI (+10 al primo semestre 2023), i gestionali per i commercialisti (+3% nel 2022 e +10% nel primo semestre 2023) e il settore HoReCa (qui la crescita è più sostenuta, +33% nella ristorazione e +22% nell’ospitalità). Sul fronte delle PMI, l’obiettivo è quello di continuare ad andare incontro alle esigenze del mercato.
Le piccole e medie imprese, sottolinea il direttore commerciale, Andrea Rosa: «hanno fame di digitalizzazione, chiedono funzionalità e novità che le aiutino a migliorare processi e organizzazione».
In base a uno studio del Politecnico di Milano, solo il 42% utilizza tecnologie CRM, il 40% ha adottato un sistema ERP o intende farlo, il 25% non utilizza nessun dato raccolto in azienda per effettuare scelte di business, solo il 28% utilizza soluzione avanzate di cybersecurity. Sulla base di questi dati vengono proposte le implementazioni e gli aggiornamenti.
Puffin CRM e Mexal
La novità fondamentale è con ogni probabilità rappresentata dal nuovo CRM cloud completamente integrato al flusso di dati del gestionale, Puffin CRM, che centralizza gestione dei dati e informazioni relative a clienti e fornitori in un’unica piattaforma. Contiene strumenti per la fase di post-vendita (per esempio, il portale del cliente).
Come detto, si integra con Mexal, il tradizionale gestionale dell’azienda sammarinese, a sua volta al centro di implementazioni relative a gestione ordini, innovative funzionalità di magazzino e produzione, supporto infrastruttura e-commerce.
Senza dimenticare la user experience di Mexal («qui ci si gioca il confronto con la concorrenza», sottolinea il direttore analisi e sviluppo dell’area imprese, Christian Pari). Infine, soluzioni di intelligenza artificiale per migliorare i processi produttivi e la supply chain. In generale, l’intelligenza artificiale è vista come un’opportunità per raggiungere risultati migliori.
Perchè, come diceva Albert Einstein, «i computer sono incredibilmente veloci, accurati e stupidi. Gli uomini sono incredibilmente lenti, inaccurati e intelligenti. Insieme sono una potenza che supera l’immaginazione».