Quattro aziende del Made in Italy attive in settori diversi, gli studenti degli ITS e i project manager del tema di Upskill 4.0 (spin-off di Università Ca’ Foscari Venezia, società benefit e partecipata da UniCredit): sono gli ingredienti che hanno prima dato vita a quattro vere e proprie idee di business con tanto di prototipi, nuovi prodotti, nuovi siti e-commerce.
Per la precisione, un casco che aiuta l’operatore per una saldatura a tigre, una linea di accessori moda realizzati con tessuti di scarto con tecnologie sia per la produzione sia per la vendita, un catalogo digitale di prodotti di un vivaio con un configuratore web evoluto, materiali sostenibili per l’architettura e l’artigianato lavorabili con le stesse macchine che vengono utilizzate per il legno.
Sono stati realizzati nell’ambito del progetto Upskill, in collaborazione con Fondazione Cariverona. Gli studenti degli ITS Maker di Bologna, MITA di Firenze, FITSTIC di Bologna e Malignani di Udine, attraverso il metodo del Design Thinking, hanno elaborato i progetti per quattro aziende del Made in Italy: Officina Dario Pegoretti che produce a Verona telai di biciclette personalizzati, Cooperativa sociale Quid che nel veronese recupera e trasforma tessuti derivanti da scarti industriali, Reverse, studio di architettura di interni specializzato in design sostenibile ed etico e Coplant, vivaio storico di Canneto sull’Oglio (Mantova) che vanta 100 ettari di produzione.
I gruppi che si sono creati hanno lavorato per dieci mesi sotto la “supervisione” dei project manager di Upskill. «Abbiamo lavorato molto negli ultimi mesi mettendo insieme studenti, piccole e medie imprese del territorio e sfruttando il potenziale delle tecnologie 4.0», sottolinea Stefano Micelli, presidente esecutivo, che prosegue: «le soluzioni elaborate in questi percorsi progettuali non solo possano aiutare le imprese che vi hanno partecipato ma possano ispirare anche tutte quelle piccole e medie imprese italiane che vogliono impegnarsi sul fronte dell’innovazione e della sostenibilità ambientale e sociale».
«L’iniziativa di Upskill è la dimostrazione concreta di come lavorare sinergicamente può contribuire a promuovere processi virtuosi di innovazione presso il tessuto di micro-imprese e PMI dei nostri territori, facendo leva sulle competenze specialistiche degli ITS. Nell’ambito della partnership progettuale UniCredit ha fornito il proprio contributo mettendo in campo un supporto sia agli ITS sul versante dell’education finanziaria, sia alle imprese che vogliono innovare e crescere».
Vediamo i progetti, alcuni dei quali vanno in produzione.
Produzione 4.0
Gli studenti dell’ITS Maker di Bologna hanno lavorato con Cristina Wurdig e Pietro Pietricola di Officina Dario Pegoretti, officina nata negli anni ’80 a Verona che produce telai di biciclette personalizzabili. Il progetto doveva rispondere alla seguente richiesta: trovare una soluzione che consentisse di codificare l’arte della saldatura di telai per bicicletta, senza però rinunciare all’artigianalità della produzione. Il tutto, applicato a una particolare tipologia di saldatura che richiede mesi e ha una caratteristica: è fondamentale tenere sotto controllo la variazione della temperatura del materiale. L’aspetto interessante è che per applicare una tecnologia 4.0 a questo procedimento artigianale, il team di lavoro non ha pensato a un braccio meccanico, per esempio un robot collaborativo. Ma a un caschetto dotato di tecnologie di realtà aumentata che consentono all’operatore di vedere in tempo reale i dati su temperature, intensità di corrente, materiali. E velocizza il processo, mantenendone l’artigianalità. Una strada che unisce l’artigianalità Made in Italy e le tecnologie 4.0. Il caschetto, realizzato in stampa 3D, è utilizzabile anche per altri tipi di produzione.
Economia circolare
Siamo al progetto Quid, cooperativa sociale di Verona che crea linee di moda da scarti industriali, tessuti riciclati. Agli studenti dell’ITS MITA di Firenze è stato chiesto di creare una linea di accessori con scarti di fine stagione, ritagli in pelle e denim. Il risultato: una linea di accessori (borse, shopping bag, borselli), una tecnologia per la visualizzazione del prodotto in realtà aumentata collegata all’e-commerce di Quid, un configuratore per la produzione che restituisce diverse possibilità di prodotto basandosi sui materiali a disposizione. Anche la produzione è on demand, quindi senza sprechi.
Il vivaio 4.0
I protagonisti di questo progetto sono l’Its FITSTIC di Bologna, Vitruvio Virtual Reality, e Coplant, azienda florovivaistica della provincia di Mantova che conta 100 ettari di produzione, oltre 1000 varietà di piante e una logistica che permette la consegna delle piante senza la necessità di affidarsi a terzi. Gli studenti hanno realizzato un progetto di comunicazione per i 30 anni di attività: nuovo logo, una sezione del sito aziendale celebrativa dell’anniversario con una pianta di ulivo in 3D, un nuovo sito online, una pagina Instagram. E un catalogo digitale che aiuta il cliente, anche b2b (per esempio, un architetto paesaggista) a vedere le realizzazioni in spazi aperti. C’è un configuratore web, realizzato attraverso la collaborazione con Vitruvio Virtual Reality, che attraverso la realtà aumentata consente al consumatore di scegliere le piante sulla base della zona climatica e di visualizzarne l’evoluzione nelle stagioni.
Riciclo e nuovi materiali
Infine, il progetto dei ragazzi dell’ITS Malignani di Udine hanno lavorato con Federica Collato di Reverse, studio di architettura di interni per trovare nuovi materiali per realizzare mobili o pannelli, lavorabili però con le stesse macchine che l’azienda usa per lavorare il legno. Gli studenti hanno realizzato una seduta componibile, adattabile a spazi interni ed esterni, e hanno identificato sei materiali, che rispondono a diverse esigenze funzionali, come MDF MR, economico, verniciabile, e realizzato con materiali di recupero, Resysta, con caratteristiche estetiche uguali al legno, Mosswall, un muschio stabilizzato fonoassorbente, Wasbottle, plastica riciclata.