BigCommerce compie un anno, almeno in Italia. Anagraficamente la principale piattaforma ecommerce Open SaaS per marchi B2C e B2B è ben più matura, nata nel 2009 e dal 2018 in EMEA con la sua prima apertura a Londra, festeggia a luglio il suo primo anno in Italia e lo fa continuando ad offrire agli e-shop italiani accesso a una piattaforma di commercio elettronico flessibile, costruita per vendere su scala locale e globale.
E i numeri sembrano essere dalla sua parte. Durante il suo primo anno in Italia, BigCommerce ha raddoppiato il suo team di lavoro localizzato sul territorio, costruito un portfolio di merchant locali a tre cifre e si è aperta alla ricerca di nuove figure professionali da inserire nell’organico italiano.
Oggi la piattaforma fornita da BigCommerce consente di gestire il proprio negozio online nella propria lingua e creare un’esperienza web completamente localizzata per i propri acquirenti. Un singolo fornitore – con un nutrito ecosistema di partner tecnologici ed agenzie – per creare il negozio online e gestire l’hosting, il checkout, la gestione del catalogo e gli ordini, la reportistica, il marketing, le spedizioni e i pagamenti. Insomma, tutto ciò che può supportare il ciclo di vita di un e-commerce.
Concorrono al successo della piattaforma le due recenti acquisizioni annunciate dall’azienda: quella di B2B Ninja – la principale soluzione di quotazione per la fascia enterprise per migliorare l’esperienza del cliente e gestire facilmente i preventivi online – e quella di BundleB2B, una soluzione di ecommerce B2B che abbina le potenzialità aziendali esistenti con funzionalità B2B avanzate e facilmente configurabili che consentono di risparmiare tempo, automatizzare i processi manuali e ridurre i cicli di vendita.
Un obiettivo importante, contribuire alla digitalizzazione dei merchant italiani, come ha spiegato in modo chiaro Irene Rossetto, Country Lead di BigCommerce in Italia. “Siamo arrivati in Italia durante la pandemia, quando era più importante che mai supportare le imprese locali, che cominciavano a creare, spesso per la prima volta, una propria presenza digitale. Oggi siamo felici di riscontrare come la digital transformation in Italia non abbia rappresentato un trend momentaneo ma un new normal che prosegue nel periodo post-emergenziale.”
“Per incentivarla – ha continuato la manager – mettiamo a disposizione una piattaforma ecommerce aperta, che permette ai commercianti di costruire, gestire e far crescere le loro attività online, indipendentemente dalla complessità del progetto, con velocità, costi competitivi e un alto ritorno dell’investimento.”
Un modo per semplificare la vita degli e-shop locali, dunque, a cui serve necessariamente un supporto esterno per intraprendere o completare la via della trasformazione digitale, che oggi più che mai è fondamentale per il business.