Un impegno sociale costante e una continua attenzione verso l’ambiente caratterizzano il modus operandi del Pastificio Garofalo, realtà imprenditoriale dalla storia ultracentenaria che oggi si colloca tra i leader in Italia per la produzione di pasta di qualità grazie alla perfetta combinazione fra tradizione artigiana e innovazione industriale.
È proprio la qualità a rappresentare una priorità per l’azienda, non solo riferita ai prodotti ma anche alla vita delle persone e al mondo circostante, che necessita di protezione e tutela. Per raccontare come la sostenibilità accompagni l’attività dello storico pastificio di Gragnano, Pastificio Garofalo ha pubblicato il primo Bilancio di Sostenibilità riferito al periodo compreso tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2020. Un anno certamente particolare e critico, irto di sfide combattute e superate grazie agli sforzi condivisi per favorire innovazione e sviluppo.
“Il 2020 è stato un anno fuori dal comune che ha lasciato un segno nella vita di tutti noi. Ed è proprio in questo anno così particolare che abbiamo deciso di pubblicare il nostro primo Report di Sostenibilità che, in qualche modo, rappresenta una sfida per noi stessi: in virtù dei valori che dalle nostre origini ci contraddistinguono, ovvero la qualità, l’innovazione, la trasparenza, il rispetto delle diversità e la passione, abbiamo infatti voluto rispondere con gesti concreti alle richieste dei nostri consumatori, sempre più consapevoli e attenti a ciò che portano in tavola – commenta Massimo Menna, Amministratore Delegato del Pastificio Garofalo”.
Il Report di Sostenibilità, redatto in collaborazione con Lifegate in conformità ai “Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards”, definiti nel 2016 dal Global Reporting Initiative (GRI), rappresenta per Garofalo l’occasione ideale per garantire la massima trasparenza nei confronti dei consumatori e per sensibilizzare verso l’adozione di comportamenti più attenti ai principali trend sociali e ambientali. Gli ambiti di azione per la sostenibilità ritenuti primari da Garofalo sono sostanzialmente tre:
- prodotti sicuri e di qualità, grazie a una materia prima selezionata con la massima cura e seguita e controllata in ogni fase della lavorazione;
- centralità delle persone, in termini sia di una dedizione ai propri dipendenti – il cui impegno si rivela fondamentale per lo svolgimento delle attività nel rispetto dei valori aziendali – sia di una grande attenzione per la collettività;
- rispetto dell’ambiente, da cui il pastificio trae le sue risorse essenziali, attraverso la riduzione dell’impatto ambientale, l’attenzione ai consumi energetici, alle emissioni, ai materiali e a una gestione virtuosa dei rifiuti.
Qualità e persone al centro
La costante attenzione alla tracciabilità è resa possibile dai continui controlli su prodotti e processi, anche presso i fornitori: Garofalo predilige per tutte le sue attività i migliori produttori italiani e vicini il più possibile allo stabilimento, al fine di rendere più efficiente il trasporto e minimizzare gli impatti ambientali. Nell’ottica di assicurare la massima sicurezza sul luogo di lavoro, inoltre, promuove un ambiente inclusivo volto a incentivare la conciliazione tra vita privata e professione. Anche durante il 2020, inoltre, l’azienda ha promosso nuove assunzioni puntando soprattutto sui nuovi talenti.
La sostenibilità per Garofalo
Focalizzando l’attenzione sulla tutela dell’ambiente, Pastifico Garofalo è sempre alla ricerca di misure ad hoc per ridurre i propri consumi energetici e per incrementare l’utilizzo di fonti di energia alternative e rinnovabili. Il rispetto verso il territorio spinge l’azienda a essere costantemente in prima linea per ridurre al massimo l’impatto ambientale dei sistemi produttivi: significa promuovere investimenti nell’energia solare e nella cogenerazione, ma anche installare un impianto di trigenerazione alimentato a gas naturale per ottimizzare i consumi energetici e ridurre le emissioni di gas serra.
Per far fronte alla fronte alla crescente domanda di beni di prima necessità come la pasta, scaturita durante il lockdown del 2020, l’azienda ha incrementato la produzione aumentando la quota di energia elettrica al 28% da una quota inferiore al 20% nel 2019. Da qui l’avvio delle pratiche amministrative per aumentare la capacità di autoproduzione dell’energia.
Consapevole dell’importanza dei materiali utilizzati per il packaging dei prodotti in un settore come quello alimentare, da quasi 15 anni Pastificio Garofalo ha scelto la carta riciclata per gli imballaggi secondari. Per l’imballaggio primario, invece, la scelta è ricaduta sulla plastica al 100% riciclabile, che rappresenta un materiale ottimale per garantire e preservare le caratteristiche chimico-fisiche della pasta. L’azienda, comunque, è alla continua ricerca di soluzioni alternative.
Gestione virtuosa dei rifiuti
Garofalo riconosce l’importanza di una gestione responsabile dei rifiuti prodotti in tutte le attività, incentivandone il riciclo per diminuire i quantitativi da conferire in discarica (si tratta prevalentemente da scarti di materiali di imballaggio come plastica e cartoni). Solo nel 2020, ad esempio, sono state recuperate 10.778 tonnellate di scarti, contro le 5.475 tonnellate del 2019.
Altre iniziative di circular economy sono le cannucce di pasta che Garofalo produce dal 2015, rifornendo bar e ristoranti e fornendo insieme una scatola di carta riciclata in cui raccogliere le cannucce utilizzate. Dal 2019, inoltre, l’azienda collabora a un progetto rivoluzionario di food innovation, I’mpasta, una sorta di lievito madre realizzato con grano duro o gluten free proveniente dagli avanzi di lavorazione della pasta.
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