Ripartire in sicurezza: è questo il mantra in vista di settembre, quando molti uffici riapriranno. Se da una parte i lavoratori dovranno fare la loro parte, utilizzando i Dispositivi di Protezione Individuali (DPI) e mantenendo il distanziamento sociale, dall’altra i datori di lavoro saranno chiamati a un grande sforzo in termini di sanificazioni e pulizie costanti.
Per fronteggiare l’emergenza Covid-19 in ogni contesto, tante imprese stanno mettendo a disposizione il proprio know how e proponendo soluzioni innovative.
Tra queste c’è il Gruppo ECTM (ECTM Ingegneria ed ECTM Appalti), società di ingegneria, appalti, sanificazioni e manutenzioni 4.0, fondata nel 2016 e guidata dall’imprenditore trentenne Domenico Ricciotti.
Avendo consolidato negli anni le sue competenze nelle tecniche di sanificazione e nella disinfezione di ambienti e impianti speciali, come le sale operatorie ISO 5, il Gruppo ECTM ha messo a punto anche per strutture fuori dall’ambito ospedaliero un sistema di sanificazione che prevede l’utilizzo delle migliori tecnologie e metodiche e che assicura un abbattimento della carica patogena di virus, funghi e batteri fino al 99,999%.
Ma soprattutto, ECTM propone l’applicazione dei sistemi di Blockchain alle sanificazioni: una soluzione che intende dare la possibilità di tenere traccia in maniera semplice e immediata dell’intera filiera e delle sanificazioni svolte, dei prodotti utilizzati e del personale impiegato.
Ma quali sono i vantaggi di questa soluzione? E quali sono le accortezze da avere ben presente nell’ambito delle sanificazioni? Abbiamo approfondito il discorso proprio con Domenico Ricciotti, Ceo e Founder del Gruppo ECTM.
Quali soluzioni offre la tecnologia Blockchain proposta da ECTM?
Settembre rappresenta il vero banco di prova di questa nuova normalità. Oltre agli uffici riapriranno le scuole e questo inciderà molto sull’affollamento di luoghi e mezzi pubblici. In questo contesto diventa molto importante poter avere strumenti che consentano ai datori di lavoro di poter comprovare di aver effettuato le sanificazioni a regola d’arte. Sebbene siano giunte rassicurazioni circa il meccanismo di riconoscimento dell’infortunio da Covid-19, è altrettanto vero che un datore di lavoro ligio ai regolamenti voglia tutelare il lavoro svolto ovvero darne conto ai dipendenti per rassicurarli in massima trasparenza.
In questo contesto, grazie all’esperienza pregressa nel campo delle sanificazioni a livello ospedaliero, ECTM ha deciso di proporre ai clienti un registro Blockchain per le sanificazioni. In questo registro immodificabile, infatti, riusciamo a tracciare tutti gli aspetti: dal personale che le effettua ai singoli prodotti impiegati. Uno strumento inattaccabile e che offre tutti gli elementi necessari a dimostrare la bontà degli interventi stessi.
Quali sono gli aspetti e gli ambienti più critici in termini di sanificazione? Gli standard attuali sono adeguati?
I “bersagli” di una sanificazione sono principalmente due: le superfici e l’impianto aeraulico, cioè l’impianto del ricircolo e della climatizzazione dell’aria che è il più critico.
Per sanificare veramente questi impianti bisogna conoscere il progetto di come sono stati realizzati per poter entrare fin nelle sue parti più piccole con speciali sonde. Diversamente, se vengono effettuate pulizie non approfondite, basta una sola persona positiva per rischiare di infettare nuovamente ogni cosa in meno di un’ora.
=> Bonus sanificazione e DPI: domande al via
A livello di standard non ci sono lacune normative: è necessario però rivolgersi ad aziende con comprovata esperienza e che sappiano maneggiare i prodotti. Aspetto strategico di una sanificazione è, infatti, valutare correttamente la concentrazione dei prodotti usati ed i tempi di esposizione a questi prodotti degli oggetti, delle superfici, degli impianti, dei computer, nonché delle tastiere o delle sedie, dei tavoli, delle stoviglie, degli spogliatoi. Insomma tutto ciò che può essere stato contaminato da una persona infettata dal Sars-Cov-2.
Come fa un datore di lavoro a individuare le aziende a cui rivolgersi? Come sapere se sono professionisti e non realtà improvvisate?
Purtroppo su questo aspetto ci sono delle criticità. Abbiamo assistito al fiorire di centinaia di realtà che, attrezzate a servizi di pulizia, si sono riconvertite a “Ditte di sanificazione”. Questa situazione può creare confusione e lasciare spazio a chi per fretta o per questioni di risparmio affida i lavori a soggetti non qualificati. Per avere maggior tutela il consiglio è di rivolgersi a ditte che già effettuavano sanificazioni prima della pandemia, che siano in grado di proporre un “progetto di sanificazione” ad hoc sulla base di planimetrie e sopralluoghi. A questo noi aggiungiamo il tracciamento con la Blockchain, uno strumento che traccia tutto il processo e dal quale è possibile verificare ogni aspetto qualora si dovesse verificare una situazione di rischio.