Con oltre 25 anni di esperienza nel settore bancario, retail, marketing e consulenza aziendale, Riccardo Parasporo è uno dei quattro fondatori della BDB Network, società che presta supporto alle aziende nello sviluppo aziendale e internazionalizzazione.
Lei ha deciso di trasferirsi a Bucarest in Romania, perché questa scelta?
La Romania così come tutto l’Est Europa è un mercato in crescita e forte sviluppo e questo fornisce tante possibilità a quelle aziende estere che vogliono entrare in mercati nuovi dove c’è ancora spazio per quasi ogni tipologia di attività o prodotto. Inoltre, l’Italia è da oltre 10 anni il principale Paese investitore in Romania per numero di aziende registrate e il secondo partner commerciale dopo la Germania.Molti sono i settori strategici che nei prossimi anni potrebbero rappresentare il volano per un ulteriore consolidamento della presenza imprenditoriale italiana in Romania, grazie alle opportunità fornite ad esempio dai fondi europei, ma anche dalle prospettive di ammodernamento della rete infrastrutturale e dei trasporti, dalla storica vocazione manifatturiera, dalla sorprendente crescita del settore dei servizi, dalla grande disponibilità di risorse agricole e minerarie presenti su questo territorio.
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Ci sono finanziamenti agevolati per le imprese che vogliono esportare beni, portare servizi all’estero o internazionalizzare la propria azienda?
Assolutamente sì, soprattutto finanziamenti dedicati alle PMI che vogliono internazionalizzare la propria azienda, partecipare a fiere internazionali o Missioni di Sistema, fare studi di fattibilità di un certo mercato, inserimento di un temporary export manager o altre attività propedeutiche. Importante è sapere dove andare a richiederle ma soprattutto avere le idee chiare su cosa si vuole fare all’estero in modo da utilizzare al meglio questi fondi. BDB Network supporta le aziende nel trovare finanziamenti per lo sviluppo del loro business.
Ultimamente si sente molto parlare di internazionalizzazione… qual è la differenza rispetto all’export?
C’è una grande differenza tra internazionalizzazione ed export, sono in tanti a confondere i due concetti. Internazionalizzazione vuol dire insediarsi con una unità produttiva e/o commerciale in maniera stabile in una nazione diversa dalla propria. Invece la semplice attività di vendere all’estero è appunto export. Una differenza netta che dà alle società possibilità molto diverse. Prima di tutto l’internazionalizzazione non è per tutti, per svolgere un’attività di internazionalizzazione ci vogliono dei fondi e la società dev’essere correttamente capitalizzata. L’artigiano, il piccolo imprenditore o la micro impresa può essere internazionalizzata ma con un concetto un po’ diverso, cioè in questo caso la soluzione vincente potrebbero essere le reti d’imprese, l’aggregazione, cosa su cui l’Italia non sempre eccelle. Questa è una grande opportunità perché se un’azienda si aggrega in modo ragionato ad altre può ottimizzare processi, costi e scala, integrare filiere di business, sviluppare sinergie impensate mettendosi in condizione di competere sui mercati esteri.
Come dev’essere strutturata una società per internazionalizzarsi?
Come abbiamo detto prima non è per tutti internazionalizzarsi, ma è per molti. E’ decisamente molto più facile per quelle società che hanno un’organizzazione interna adeguata, uno staff manageriale, delle risorse interne formate, un reparto tecnico che parli almeno 4 lingue ecc., però rimane la più grande fetta di PMI italiane che una struttura cosi’ non ce l’hanno. Ecco perché è stato creata BDB Network, una struttura internazionale che dà supporto alle PMI, e non solo per affacciarsi al mondo internazionale grazie a una rete di professionisti dei più diversi settori già presenti da anni sul territorio del paese dove si vuole internazionalizzare. Al momento BDB Network assicura pieno supporto in più di 24 paesi con propri uffici e partner diretti e la sfida è di arrivare a 60 paesi nei prossimi mesi.
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Come fa una società a capire se può esportare all’estero e dove può vendere i propri prodotti?
Questo è il primo dilemma che hanno un po’ tutte le società nel momento in cui decidono di andare all’estero. La maggior parte decide di provare sui mercati che vanno più di moda in quel momento, o nei paesi dove hanno sentito che un’altra società, forse operante, in un’altro settore, ha avuto successo, e allora si buttano, spesso sull’onda emotiva, senza una vera ricerca di mercato, senza una vera analisi potenziale, senza un appoggio serio concreto e affidabile nel paese scelto. E in questi casi il 90% delle aziende perdono solo tempo e soldi in tentativi sbagliati.La cosa giusta da fare prima di tutto è avvalersi di professionisti che siano in grado di dare risposte (ad esempio quale dovrebbe essere il Paese dal quale partire e perché.
A questo fine abbiamo creato una linea diretta con i nostri professionisti che sono disponibili in call a fornire risposte a tutti i dubbi e domande che potrebbero avere le imprese nel loro percorso di internazionalizzazione, per capire in quale mercato il proprio prodotto è più richiesto e può avere successo. Per questo è importante affidare lo sviluppo a un’organizzazione come per esempio BDB Network che si occupa di questo e può dare supporto diretto nel paese scelto su tutte le attività di business development, ma anche supporto legale, fiscale, di ricerca di personale, e cosi via.
Quindi quali sono le domande che un’aziende si dovrebbe porre prima di lanciarsi nell’internazionalizzazione della propria azienda?
Ci sono alcuni punti davvero importanti sui quali le aziende dovrebbero riflettere e trovare risposta prima di lanciarsi in un’impresa cosi importante: l’organizzazione della propria azienda, capire se si vuole internazionalizzare o guardare solo all’export, individuare il supporto giusto di professionisti che supportino l’azienda nella corretta crescita a livello internazionale e possano dare assistenza sulle fonti finanziarie disponibili.
Quali sono i settori e i paesi di specializzazione di BDB Network?
Il portafoglio di competenza è molto ampio e comprende i più svariati settori dall’ingegneria, costruzione e progettazione, alla sicurezza e difesa, alle produzioni industriali, IT e innovazione, ambiente, alimentari e beverage, luxury, moda e intrattenimento. Ogni settore è seguito da un reparto specializzato formato da consulenti con esperienza almeno decennale. Per quanto riguarda i paesi siamo organizzati con “hub” continentali e oggi copriamo quasi tutta l’Europa, USA, diversi paesi dell’America Latina, i più importanti paesi Asiatici e del Middle East e alcuni mercati nel continente africano. Ma siamo molto ambiziosi e il progetto è di avere copetura globale i entro un anno, che significa aprire in media 5/6 paesi al mese. Il nostro sogno, al tempo stesso complesso ed entusiasmante, è quello di riuscire a non lasciare mai sole le nostre imprese, ovunque nel mondo.Sicuramente non è per tutti internazionalizzarsi, ma è per molti. Spesso non è più solo un’opzione ma una scelta strategica necessaria e come tale occorre sia trattata. Nessuna improvvisazione ma un set coordinato di azioni che guardino in modo coerente al medio periodo.
Il nostro sogno, al tempo stesso complesso ed entusiasmante, e’ quello di riuscire a non lasciare mai sole le nostre imprese, ovunque nel mondo.
Per approfondimenti: contact@bdb-network.com