Voucher per Innovation Manager nelle PMI (Legge di Bilancio 2019) ai nastri di partenza: pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto ministeriale con i criteri per definire le imprese beneficiarie, le spese ammissibili, la misura del contributo, i requisiti degli esperti dell’innovazione.
Ora mancano i provvedimenti sulle modalità e termini di presentazione della domanda per iscriversi nell’elenco dei manager qualificati e delle società di consulenza abilitati allo svolgimento degli incarichi incentivabili, e sulla modulistica per presentare domanda di ammissione al beneficio.
Il decreto (DM Sviluppo Economico 7 maggio 2019, sulla Gazzetta del primo luglio), prevede che tali provvedimenti arrivino entro 30 giorni, così da par partire l’incentivo di cui al comma 228 della legge 145/2018.
Voucher
La misura prevede un contributo a fondo perduto per le spese sostenute (per le PMI che fruiscono di consulenze di natura specialistica finalizzate a sostenere processi di trasformazione tecnologica e digitale in chiave Industria 4.0.
- al 50% fino a un massimo di 40mila euro per le piccole imprese,
- al 30% fino a un tetto di 25mila euro per le medie imprese,
- al 50% fino a 80mila euro per le reti di impresa.
Il contributo è riconosciuto per i periodi d’imposta 2019 e 2020, fino a un tetto parametrato alle dimensioni d’impresa (da 25mila a 80mila euro per le reti d’impresa).
Platea
Le beneficiarie devono essere PMI con sede in Italia, iscritte alla Camera di Commercio. Non possono appartenere ai settori elencati nell’articolo 1 del regolamento UE 1407/2013 (pesca, alcuni segmenti dell’agricoltura, servizi per l’esportazione). Non possono avere sanzioni interdittive o procedure concorsuali, né aver ricevuto e non rimborsato aiuti su cui pende un ordine di recupero.
Possono accedere all’agevolazione le imprese che appartengono a contratti di rete con determinate caratteristiche: reti formate da PMI, obiettivi strategici di innovazione, composizione e durata conformi alle attività da sviluppare. Sono previste poi indicazioni specifiche sulla governance e sul diritto di recesso.
Manager qualificati
Le spese ammissibili sono rappresentate dal compenso dell’innovation manager per le prestazioni di consulenza specialistica (sono escluse le consulenze per ordinarie attività amministrative aziendali o commerciali). Attenzione: le spese devono essere sostenute successivamente alla domanda di ammissione al contributo.
Il manager che presta la consulenza deve essere qualificato, indipendente, avere un contratto di consulenza di durata non inferiore a nove mesi. Per essere considerato qualificato e indipendente deve essere iscritto agli appositi elenchi istituiti presso il Ministero (per formare i quali è previsto un nuovo decreto), oppure indicato da una società di consulenza iscritta agli stessi elenchi.
Ci sono poi requisiti specifici riguardo agli obiettivi di innovazione. L’innovation manager può avere il compito di indirizzare e supportare i processi di innovazione, trasformazione tecnologica e digitale attraverso l’applicazione di specifiche tecnologie abilitanti, oppure indirizzare e supportare i processi di ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali.
Il decreto prevede infine una serie di requisiti che bisogna soddisfare relativamente alla gestione dell’innovation manager (contabilità, monitoraggio, standard di sicurezza, documenti da conservare).
Domanda
Ogni impresa potrà presentare una sola domanda. Nel caso in cui si faccia parte di una rete che abbia già fatto domanda, non si potrà avanzare richiesta singolarmente. Per inoltrare domanda bisogna però attendere un apposito decreto con la modulistica e le procedure, oltre al provvedimento che istituirà l’elenco ministeriale degli innovation manager.