Dott. Alessandri, la sua creatura Technogym è leader nelle attrezzature sportive. Nel corso degli anni siete passati dal concetto di fitness a quello di wellness, di cosa si tratta?
Il wellness è lo stile di vita che Technogym ha lanciato 25 anni fa e comprende regolare esercizio fisico, sana alimentazione e approccio mentale positivo. Oltre 20 anni fa, quando nel mondo imperversava lo stereotipo americano del fitness tutto muscoli e immagine, dall’Italia abbiamo proposto una nuova visione, il wellness, un modello di vita profondamente italiano che affonda le proprie radici nel “mens sana in corpore sano” degli antichi romani.Nel settore del fitness, il lancio del wellness è stato una vera e propria rivoluzione che ci ha permesso di trasformare un settore basato esclusivamente sull’edonismo in un business sociale: da apparire bene a sentirsi bene, dal coinvolgimento di una ristretta cerchia di appassionati in perfetta forma fisica, alla possibilità di coinvolgere tutta la popolazione.
Oltre a questo, il wellness è una grandissima opportunità sociale per tutti: per i governi, che investendo in prevenzione possono ridurre i costi a carico del servizio sanitario, per le aziende, con l’obiettivo di stimolare i collaboratori a essere più creativi e innovativi e per i cittadini che vogliono migliorare la loro salute e stile di vita.
L’attività fisica riduce i problemi cardiovascolari e migliora la qualità della vita. Secondo lei lo stato come dovrebbe muoversi su questo fronte?
La salute è oggi un bisogno reale e urgente per le persone. Le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte prematura al mondo e negli ultimi anni, a livello globale, il numero di individui in sovrappeso ha abbondantemente superato il numero di malnutriti. Ci sono numerosissime evidenze scientifiche, a livello internazionale, che dimostrano da un lato l’impatto devastante delle malattie cardiovascolari – causate esclusivamente dai cattivi stili di vita, come fumo, sedentarietà e cattiva alimentazione – e dall’altro i benefici che discendono dall’esercizio fisico come strumento di prevenzione.Queste problematiche, insieme al costante invecchiamento della popolazione, stanno causando e causeranno crescenti difficoltà ai governi nel trovare fondi per coprire i costi crescenti della sanità pubblica. I sistemi sanitari sono ancora troppo concentrati sulle cure e meno sulla prevenzione. Intervengono quando ormai il problema è acuto.
Come già detto per creare una società più sostenibile in futuro è necessario che tutti gli attori sociali, governi, imprese e cittadini investano maggiormente in prevenzione e in educazione a sani stili di vita e al regolare esercizio fisico.
Facciamo un passo indietro nel tempo. Perché ha iniziato proprio dalla produzione di attrezzatura per palestre?
Ero un giovane designer appassionato di sport e all’età di 22 anni ho creato Technogym dalla combinazione delle mie passioni, la tecnologia (Techno) e lo sport (Gym). Erano i primi anni ’80 e frequentando una palestra a Cesena, la mia città, mi sono reso conto del potenziale del settore. Nelle palestre, infatti, c’erano solo attrezzi basici e rudimentali che mancavano totalmente di tecnologia e design.Ho intravisto così un’opportunità di innovazione, creando qualcosa di più sicuro, più bello e più facile da usare e in tal modo di allargare il settore a un pubblico più ampio rispetto a pochi appassionati.
E oggi quante persone si allenano con Technogym nel mondo?
Oggi Technogym è presente in oltre 100 Paesi in tutto il mondo e sono circa 40 milioni le persone che si allenano con i nostri prodotti e le nostre tecnologie digitali.
Siete leader anche nelle soluzioni digitali per lo sport. La piattaforma Mywellness è il riferimento nel settore del Connected wellness. Quanti centri sportivi la utilizzano?
Lo sviluppo di tecnologie digitali rappresenta una priorità strategica di Technogym, per essere in grado di offrire ai nostri clienti contenuti ed esperienze wellness personalizzate sui rispettivi bisogni e passioni: dal fitness, allo sport, alla salute.Il digitale rappresenta inoltre una grande opportunità di business per gli operatori di settore per sviluppare modelli di impresa innovativi, ampliare la propria offerta di programmi e intercettare nuovi clienti e nuove communities.
Oggi oltre 15.000 centri fitness e wellness nel mondo sono connessi e circa 10 milioni di utenti sono collegati alla nostra piattaforma digitale Mywellness, in grado di connettere i prodotti Technogym, la piattaforma mywellness cloud e i dispositivi mobili degli utenti finali.
Avete lanciato Skill Line, una linea dedicata all’athletic training, che si affianca ai settori del fitness e delle soluzioni medicali.
Cosa avete in programma per il futuro e su quali piazze state puntando?
La linea Skill è nata grazie all’esperienza di Technogym come fornitore ufficiale delle ultime 7 edizioni dei Giochi olimpici e alla collaborazione con le migliori squadre e campioni dello sport.Abbiamo rilevato sul mercato un crescente interesse per una tipologia di allenamento che si ispiri a quella degli atleti di alto livello. Per questo stiamo lanciando in tutto il mondo lo Skillathletic training, un nuovo metodo focalizzato al miglioramento delle performance atletiche che offre un’ampia gamma di programmi di allenamento basati sulle quattro abilità fondamentali degli sportivi: potenza, agilità, velocità e resistenza.
Questa innovazione è dedicata a tutti coloro che desiderano sfidare i propri limiti e migliorare la propria performance: dai runner, ai triatleti, ai ciclisti e agli appassionati delle varie discipline sportive. Ogni giorno i partecipanti potranno scegliere fra cinque tipologie di classi con un mix diverso di esercizi ispirati alle quattro abilità chiave.
Oltre al metodo, la tecnologia, sia in termini di attrezzature che di servizi digitali, rappresenta l’elemento fondamentale di questa esperienza immersiva. La app dedicata permette agli utenti di essere connessi durante l’intero percorso, dalla prenotazione della propria classe fino al tracking del risultato e alla sua condivisione online o sui social media.
Negli ultimi 5 anni il fatturato di Technogym è cresciuto da 291 a 598 milioni di euro. Come si spiega il costante andamento positivo delle vostre vendite e della performance borsistica?
La domanda è in crescita a livello globale ma il tasso di crescita di Technogym è circa il doppio rispetto a quello del settore, grazie al nostro mix unico di costante innovazione di prodotto, design italiano, tecnologie digitali e un brand aspirazionale.Da anni Technogym si distingue nel settore per il proprio livello di innovazione. Per fare alcuni esempi concreti già nel 1996, quando internet era agli albori, abbiamo creato il Wellness system, la prima piattaforma software per la gestione dell’allenamento con Wellness key, il primo esempio di wearable device. Nel 2002 abbiamo lanciato, per primi nel mondo, la televisione integrata nell’attrezzo, nel 2007 il primo prodotto connesso e nel 2012 la prima piattaforma cloud nel settore del fitness e dello sport in grado di offrire a ogni utente il proprio programma wellness.
Non solo business. Ora siete impegnati anche nel progetto Wellness Valley che mira a creare in Romagna il primo distretto del benessere in Europa. A cosa puntate?
Il progetto Wellness Valley vuole fare di questa area geografica il primo distretto per competenze nella qualità della vita e nel benessere delle persone.Nel 2003, dopo 20 anni di esperienza a livello internazionale nel settore del wellness, ho sentito l’esigenza di mettere a sistema le conoscenze e le competenze acquisite a favore del mio territorio, la Romagna, a cui sono sempre stato molto legato.
Attraverso la mia Fondazione ho proposto a tutti gli stakeholder romagnoli di lavorare insieme per promuovere, ognuno nel proprio ruolo, iniziative per migliorare la salute delle persone, aumentare la vivibilità del territorio, creare prodotti sempre più innovativi e di successo, attrarre risorse umane qualificate ed elevare la qualità ambientale per richiamare sempre più turisti alla ricerca di un’esperienza di benessere.
Lo stile di vita viene inteso, dunque, come un’opportunità bidirezionale: verso l’interno per migliorare gli stili di vita e la salute dei residenti nella regione e verso l’esterno allo scopo di incrementare il turismo.
Negli anni questa nuova visione del territorio ha attecchito e numerosi attori – imprese, pubbliche amministrazioni, università, scuola e società civile – hanno dato vita in maniera spontanea a prodotti, progetti e iniziative che mettono al centro la persona e la qualità della vita.
Oggi contiamo più di 70 progetti di eccellenza: dagli operatori turistici della costa che organizzano e promuovono pacchetti turistici all’insegna dello sport, a programmi per attività fisica gratuita nei parchi promossi dalle amministrazioni pubbliche a collaborazioni pubblico/privato per portare il wellness nelle scuole e nelle aziende.
L’articolo integrale è stato pubblicato sul numero di settembre del mensile Wall Street Italia