Quando si parla di aumento della produttività si rischia di alimentare un rovente contraddittorio tra imprese e lavoratori. Questo perché il concetto di produttività , che tecnicamente si può tradurre come la capacità di un'azienda a far fronte a maggiori impegni sotto il profilo della produzione e delle vendite, viene interpretato in maniera distorta sia dal management aziendale sia da chi, in fabbrica, ci lavora effettivamente.
Come si può aumentare la produttività in un'azienda? Se lo chiediamo ad un imprenditore la risposta sarà sicuramente quella di adottare misure estreme per indurre i lavoratori a lavorare di più senza alcun riconoscimento in busta paga; se lo chiediamo ai lavoratori la risposta sarà sicuramente quella di aumentare le ore di lavoro innalzando, di conseguenza, le buste paga.
In effetti, per certi versi, entrambe le risposte potrebbero essere corrette ma rappresentano una concezione distorta e astratta della nozione di produttività . E', infatti, possibile aumentare la produttività di un'azienda senza costringere i lavoratori a turni estenuanti né dare vita a emorragie di capitali da riversare in busta paga. Tutto ciò lo si può ottenere migliorando il benessere aziendale.
Stop, quindi, agli scontri tra impresa e lavoratori e alle regole rigide. Meglio la flessibilità , a cominciare dall'orario di lavoro. Permettere una “soglia di tolleranza” in ingresso o in uscita evita al lavoratore dipendente la sensazione di essere schiavo del cartellino, fermo restando l'impegno di questi a garantire un determinato numero di ore settimanali.
Molto apprezzata sarebbe anche la concessione del part-time o del telelavoro che permetterebbe al lavoratore di operare direttamente da casa e di abbattere i costi per recarsi ogni giorno in ufficio. In questo modo sarebbe libero di organizzare al meglio la propria attività e potrebbe offrire il proprio contributo, se le condizioni fisiche lo permettono, anche dopo un infortunio o una malattia.
Fra gli interventi che permettono di ottenere concreti impatti dal punto di vista della soddisfazione delle persone vi sono anche l'istituzione di una mensa aziendale, di locali destinati ad accogliere i figli dei dipendenti quando le scuole sono chiuse, di servizi socio-assistenziali e di tutela della salute oppure la convenzione con agenzie viaggi che offrono ai dipendenti pacchetti vacanze a prezzi scontati ovvero con istituti di credito che offrono mutui a tassi agevolati.
Insomma, le alternative sono veramente tante e tutte permettono di migliorare il benessere dei dipendenti e la produttività in azienda. Occorre avere solo buona volontà e spirito di iniziativa.