Esiste ancora qualche imprenditore, e per fortuna ci riferiamo ad una stretta minoranza, che è erroneamente convinto che l’area contabile sia prevalentemente un inevitabile costo che l’impresa sostiene per evitare pesanti sanzioni fiscali. Ovviamente non è così. La contabilità, anche se situato relativamente al di fuori del core business, ha una sua particolare valenza. Soprattutto al momento del controllo di gestione. In qualunque impresa, piccola o grande che sia, il controllo di gestione è di fondamentale importanza: si costituiscono diversi punti di equilibrio ai quali occorre fare riferimento. Risulta ovvio che un controllo in tal senso abbia una sua efficacia poiché supporta le decisioni e definisce gli obiettivi.
Controllo di gestione efficace
Alla base del controllo di gestione vi è una corretta tenuta della contabilità ordinaria che utilizza dati reali ed effettivi al fine di rendere efficace l’attività di controllo. In caso contrario il risultato del controllo di gestione non rispecchierebbe la realtà aziendale. Elementi imprescindibili del controllo di gestione sono:
- adeguata preparazione in ambito contabile amministrativo;
- tempestività nelle rilevazioni dei fatti aziendali;
- assoluta veridicità dei dati in proprio possesso.
Purché il controllo di gestione sia utile è importante che i rapporti mensili siano presentati con tempestività affinché possano essere studiati e discussi in tempo. Ed è proprio l’esigenza della tempestività che obbliga a esorcizzare il timore di fornire un dato stimato al posto di quello reale. In molti casi, infatti, è più importante fornire un dato stimato ma in tempi brevi piuttosto che un dato certo in tempi lunghi. I valori non effettivi, anche se stimati, devono essere attendibili.
Il concetto di controllo di gestione amplia il modo di osservare il fatto amministrativo, elemento che viene giustamente preso in considerazione dalla contabilità. Occorre, invece, esaminare più ampiamente l’evento che ha generato quel determinato fatto.
a cura di LavoroImpresa