La Social Network Analysis è una metodologia che ha una storia consolidata nell’ambito della Sociologia e consiste essenzialmente nell’analisi di una rete sociale e dei nodi presenti al suo interno.
Attraverso la Social Network Analysis si possono ottenere, infatti, delle rappresentazioni significative di una rete comprendendo il ruolo effettivo giocato dai singoli nodi, scoprendo che molto spesso l’organigramma non è quello che si pensa, o si dichiara pubblicamente.
Questa metodologia può con successo essere applicata all’organizzazione di un’azienda per comprendere quali legami siamo presenti – e con che forza – all’interno di una impresa, ma anche su quali punti di riferimento (interni o esterni) questa si appoggi.
La SNA può essere dunque condotta partendo da un semplice questionario, chiedendo ai soggetti di indicare il legame che possiedono con i loro colleghi, clienti o fornitori. Oppure, si può partire da un’osservazione attenta delle dinamiche lavorative o dagli scambi che avvengono negli uffici (telefonate, e-mail, colloqui, etc.).
Attraverso i dati raccolti, che rappresentano tipicamente le interazioni che una persona ha con le altre (e che sono espressi in termini di frequenza, ricorrenza, durata e via dicendo) è possibile poi tracciare una vera e propria mappa che evidenzi i singoli nodi della rete e i legami che intercorrono tra di essi.
Se letta correttamente e interpretata a dovere la mappa sarà quindi in grado di dare una serie di informazioni che possono essere impiegate dall’azienda per migliorare i propri processi (non dimentichiamoci – infatti – che si tratta semplicemente di “un’analisi” e non di una soluzione agli – eventuali – problemi).
Tra le informazioni riscontrabili facilmente:
- Il flusso delle informazioni
- Eventuali colli di bottiglia nella gestione del lavoro o delle informazioni
- Gli influencer e gli opinion leader
- I connettori: cioè coloro che collegano nodi altrimenti separati e lontani
- …
La SNA può quindi essere considerata un utile strumento di lettura di una rete, sia essa personale, professionale o organizzativa e può assumere i contorni di un un’analisi approfondita circa il flusso delle informazioni, dei processi di lavoro e della gestione della conoscenza nelle imprese.
Il consiglio è sempre quello di evitare il “fai da te” e rifarsi sempre ad aziende che hanno un ruolo di punta nel settore, tutelandosi in questo modo sia da analisi grossolane sia da analisi superficiali, o peggio errate.