Se l’azienda cresce, il giro d’affari aumenta e si moltiplicano le attività quotidiane da svolgere in ufficio, è comprensibile come si amplifichi anche il livello di complessità di queste ultime.
Non sempre, però, l’imprenditore si ritrova pronto ad affrontare questo scenario in forte evoluzione: spesso si assiste ad un aumento del carico di lavoro svolto dal titolare, che fa proprie molteplici mansioni, dalla “bassa manovalanza” al controllo di gestione.
Ogni attività in azienda deve avere il suo avvallo ed è convinto che nulla gli debba sfuggire.
L’eccessivo accentramento di competenze e funzioni, però, rischia solo di rendere meno “positiva” la crescita. E l’incapacità di delegare rischia di compromettere il trend di crescita, in quanto la dimensione raggiunta dall’impresa non consente per sua natura il totale accentramento di funzioni e competenze in capo ad un solo soggetto.
Delegare non è semplice. Soprattutto per il “piccolo imprenditore cresciuto“, che tende a gestire la propria azienda con logiche accentratrici non consone alla nuova dimensione aziendale.
L’individuazione di centri di responsabilità diretti da persone di assoluta fiducia, dunque, diventa un arma vincente che permette di “snellire” l’azienda e di svincolare il titolare da attività che possono essere tranquillamente delegate a qualcun altro. L’imprenditore potrà dedicarsi ad attività consone al suo ruolo.
Dovranno essere create regole e dati obiettivi, al fine di orientare l’attività dei responsabili di settore, ai quali, nel limite di quanto stabilito, dovrà poi essere garantita autonomia decisionale e di spesa.
Il budget diviene un punto di partenza nella definizione degli obiettivi, fornendo dei “paletti” economici ai vari centri di responsabilità . Budget di settore, che fissa le linee guida date dall’imprenditore.
I vari responsabili dovranno poi rendere conto delle scelte intraprese, confrontando quanto ottenuto con quanto previsto in sede di redazione del budget.
L’autonomia dovrà essere accompagnata da momenti di rendicontazione in cui “premiare” e “punire” in base ai risultati ottenuti.
L’imprenditore, sgravato dai compiti assegnati ai responsabili, potrà dedicare il suo tempo ad altre attività a maggiore valore aggiunto per l’azienda. Avrà più tempo per dedicarsi alla creazione di strategie di sviluppo e crescita dell’azienda, attività che avranno di sicuro un ricaduta positiva sull’intero complesso aziendale.