Contabilità : valori economici d’impresa e valorizzazione ratei e risconti

di Nicola Santangelo

Pubblicato 12 Novembre 2009
Aggiornato 20 Gennaio 2023 16:29

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La contabilità  generale rileva i fatti esterni di gestione sotto l’aspetto economico e finanziario. Utilizzando un software gestionale le registrazioni in contabilità  aggiorneranno automaticamente prima nota, libro giornale, libro mastro, libri IVA e contabilità  di magazzino. Eccetto il libro mastro, tutti i libri citati dovranno essere preventivamente numerati in ogni pagina.

L’annotazione delle scritture contabili dovrà  avvenire entro sessanta giorni secondo le disposizioni dettate dalle imposte dirette, tuttavia ai fini IVA i contribuenti mensili sono obbligati a registrare le fatture attive entro il 16 del mese successivo a quello di riferimento o comunque entro il giorno 16 del mese successivo a quello in cui è uscita la merce.

L’impresa movimenta prevalentemente valori finanziari quali denaro e sostituti (crediti e debiti) e valori economici ovvero movimenti che determinano un aumento o una diminuzione della ricchezza dell’impresa. A loro volta i valori economici possono essere di capitale che incidono direttamente nelle voci del capitale senza influenzare il risultato economico e di reddito che partecipano alla formazione del risultato economico. I valori economici sono raggruppati in tre grandi classi: pluriennali, sospesi e di esercizio.

I costi e ricavi pluriennali producono la loro utilità  per più anni ripartendo la competenza economica in più esercizi. Solitamente incidono sul conto economico attraverso una quota di ammortamento mentre trovano stabilità  fra le attività  dello stato patrimoniale.

I costi e ricavi sospesi sono quelli che, nel rispetto del principio di competenza, vengono rimossi dal conto economico dell’esercizio in corso per confluire, dopo una breve giacenza nello stato patrimoniale, nel conto economico dell’esercizio successivo. Fra i costi e i ricavi sospesi occorre citare le rimanenze e i risconti. I risconti, insieme con i ratei, sono conti di fondamentale importanza nella gestione contabile di un’impresa.

Con il termine risconto si intendono quote di rendite o spese riscosse o pagate anticipatamente ma di competenza dell’esercizio successivo. Si immagini un’impresa che alla data del 01.10.n paga il premio annuo per un’assicurazione contro i furti. In tal caso al 31.12.n l’impresa dovrà  stornare la quota di premio che copre il periodo 01.01.n+1/30.09.n+1. I ratei, invece, sono quote di rendite o spese riscosse o pagate posticipatamente ma di competenza dell’esercizio in corso. Si pensi ad un investimento in titoli avvenuto il 15.07.n.

E’ prevista la corresponsione di un interesse semestrale posticipato. Al 31.12.n l’impresa dovrà  contabilizzare fra i ricavi d’esercizio la quota di interessi attivi maturata nel periodo 15.07.n/31.12.n sebbene l’incasso degli interessi è previsto il 14.01.n+1.

I costi e ricavi d’esercizio sono quelli di competenza dell’esercizio e confluiscono nel conto economico. Ogni anno il conto economico viene azzerato. Questo affinché la differenza fra valori positivi e negativi confluisca nel patrimonio dell’azienda.