Per essere un buon manager, indipendentemnete dal campo in cui si opera, è importante interiorizzare quattro prerequisiti che non dovrebbero mai mancare nella mente di chi esercita una professione manageriale.
Prendo spunto da Il management come professione, il bel testo di Fredmund Malik , che considero un vero e proprio manuale di management.
Malick sottolinea come ogni professione seria sia caratterizzata da quattro elementi, e se anche il management vuole risultare tale, dovrebbe includerli.
Vediamoli.
Il primo elemento è costituito dalle le mansioni, ovvero i compiti che ogni professionista deve svolgere con efficacia: un corpus di conoscenze specialistiche che possono essere apprese ed eventualmente insegnate.
Il secondo elemento è rappresentato dagli strumenti che ogni professionista deve padroneggiare con sempre maggiore sicurezza. Come per le mansioni, anche l’uso degli strumenti può essere appreso attraverso la pratica e l’esercizio costante e metodico dei mezzi di lavoro orientati da precise metodologie.
I principi sono invece delle regole a cui non si può sfuggire, se si è intenzionati seriamente a divenire dei professionisti, e che in quanto tali richiedono un’abitudine all’autodisciplina. Che non è innata, ma che può essere appresa. Questo è il terzo fattore chiave.
Infine la responsabilità , elemento collegato alla dimensione etica del lavoro, intesa come assunzione di responsabilità rispetto a ciò che deve essere realizzato garantendo risultati ed un atteggiamento positivo nei confronti della propria azienda o del committente.
Se una persona decide di intraprendere la strada del management, indipendentemente da doti e inclinazioni naturali, dovrebbe tenere sempre in considerazione questi quattro elementi per operare con efficacia, efficienza e credibilità nella propria organizzazione.
Ah! Scordavo le buone maniere, sempre meno presenti in aziende e istituzioni…!