Internazionalizzazione d’impresa: gestire gli aspetti finanziari con l’ICT

di Mario Massarotti

Pubblicato 30 Giugno 2008
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:37

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Un aspetto fondamentale da considerare quando si affronta un processo di internazionalizzare l'impresa è sicuramente quello di tipo finanziario, riferito in particolare alla raccolta di capitale di rischio o credito da parte di conferenti stranieri.

Di fatto, non sono rari i casi di imprese – anche di piccole dimensioni – che a seguito del coinvolgimento di società  di venture capital o merchant bank, oppure grazie al collocamento in mercati azionari esteri, sono riusciti ad aprire il proprio capitale agli investitori stranieri.

Ciò ha forti conseguenze sulla struttura e gestione dell’impresa, poiché la obbligano a confrontarsi con interlocutori caratterizzati da obiettivi, aspettative e modalità  di esercizio delle proprie prerogative diverse rispetto a quelli finanziari locali.

La funzione di portare gli operatori economici a conoscenza dei dati economico finanziari passati, attuali e prospettici assume maggiore criticità  nello scenario internazionale dal momento che gli interlocutori esteri, considerata la loro distanza, non possono integrare l'informazione comunicata con elementi “qualitativi” derivanti dall'osservazione diretta.

Quanto più un'azienda riesce a rendere completa tale funzione attraverso sistemi tecnologici avanzati, tanto meglio e con minor dispendio di tempo formulerà  un “biglietto da visita” con riferimenti utili alla controparte per valutare il grado di rischio ed il potenziale di remunerazione associato all’investimento nell’impresa in questione. Vediamo come le ICT rappresentano un valido supporto sia da un punto di vista operativo che strategico perché, in ultima analisi, un’azienda estera ottenga le condizioni per valutare se scegliere o meno di effettuare l’investimento stesso. A ciò si aggiunga, come dovuta premessa, che una maggiore dotazione strumentale da parte della PMI si traduce in una comunicazione più efficace e quindi nell’attrazione potenziale dell’interesse di eventuali partner, anche stranieri.

L’utilizzo di Internet per la trasmissione di informazioni, rispetto alle tradizionali modalità  che prevedono l’impiego di supporti cartacei, ha in sé numerosi vantaggi:

a) da un punto di vista quantitativo l’informatica consente l’acquisizione di un numero maggiore di dati in ridotte unità  di tempo, con costi decisamente ridotti rispetto a quelli che si sopporterebbero nel caso di invio di stampe.
Inoltre, l’interlocutore potrà  accedervi più facilmente e l’impresa mittente sarà  stimolata a inviare dettagli ancora maggiori, estendendo ad esempio gli intervalli di tempo a cui sono riferiti: bilanci, relazioni infrannuali ecc. oppure le tipologie di informazioni fornite: comunicati stampa, studi di settore e così via.

b) sul piano qualitativo, l’utilizzo delle tecnologie digitali permette di elaborare nuove forme di organizzazione e presentazione dell’informazione, attraverso l’utilizzo di soluzioni multimediali, la strutturazione ipertestuale dei documenti, la fornitura di documenti personalizzabili in base alle specifiche richieste dell’utente, l’implementazione di un significativo livello di interattività  tra gli interlocutori coinvolti.

c) in riferimento alla dimensione temporale, l’utilizzo delle tecnologie di rete, oltre a rendere disponibile l’informazione in tempo reale, permette un più rapido processo di feed back.

Un sistema di trasferimento delle informazioni di questo genere e semmai la loro fruizione gratuita mediante il sito aziendale permettono l’accessibilità  anche da parte di quei soggetti che erano esclusi dalle informazioni tradizionali, ad esempio perché piccoli risparmiatori non ancora azionisti della società  ma che sviluppano interesse in quanto investitori potenziali.

Con riferimento particolare alla multinazionalità  degli interlocutori coinvolti, le possibilità  offerte dagli strumenti digitali rendono plausibile l’opzione multilingue dei documenti così come il loro adattamento in base a set diversificati di principi contabili.

Un documento pensato per essere pubblicato in rete può essere elaborato in due modi:

a) attraverso programmi non direttamente collegati alla rete (Windows word); i database (Microsoft Access); gli applicativi per file multimediali (Microsoft Power Point). Questi software generano file in diversi formati, tutti estremamente diffusi ma limitati nelle potenzialità  di interattività  e ipertestualità .

b) attraverso l’utilizzo di linguaggi funzionali alla diffusione delle informazioni su internet, come HTML, php, asp e altri, che hanno la capacità  di integrare e gestire le funzionalità  nonché le potenzialità  proprie dell’ambiente di rete.

Il principale dei linguaggi utilizzati, lo ricordiamo, è l’HTML, che presenta elementi molto interessanti, tra cui i cosiddetti marcatori, cioè le istruzioni che indicano al browser come visualizzare specifici contenuti.

A partire dall’HTML sono stati sviluppati nuovi linguaggi in cui il ruolo dei marcatori cambia. Essi non si limitano più ad indicare come un certo contenuto deve essere visualizzato ma in un certo senso identificano e descrivono il contenuto stesso. In questo caso facciamo riferimento al formato XML, come linguaggio di programmazione e al formato XSL, che visualizza i documenti scritti.

L’applicazione di tali innovativi linguaggi nell’ambito della comunicazione economico finanziaria potrebbe avere ricadute molto significative in quanto consentirebbe l’elaborazione automatica delle informazioni raccolte in rete, purché, naturalmente, vi sia accordo sull’utilizzo dei descrittori utilizzati.

Sotto questo riguardo esiste un consorzio internazionale finalizzato alla promozione dell’innovazione tecnologica ICT verso le Piccole e Medie Imprese e le Pubbliche Amministrazioni attraverso lo studio e l’applicazione di un vero e proprio “dizionario” dei termini economico finanziari.