La Commissione Europea, in qualità di organo esecutivo dell’Unione Europea, promuove da diverso tempo iniziative tese alla collaborazione tra le Pmi e i più accreditati operatori di ricerca europei. E ciò riguardo in particolare alle attività inerenti il VII Programma Quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico.
Vale la pena, in effetti, delineare gli ambiti che secondo la UE consentono di definire il concetto di Piccole e Medie Imprese. Le prime devono essere costituite da un numero di dipendenti compreso tra 10 e 50, avere un fatturato annuo e lo stato patrimoniale inferiori a 10 milioni di euro. Le seconde sono invece composte da un numero di dipendenti compreso tra 50 e 250, devono dichiarare un fatturato annuo minore di 50 milioni di euro ed avere il valore dello stato patrimoniale minore di 43 milioni di euro.
Va chiarito che il fatturato e il totale dello stato patrimoniale rappresentano specifiche alternative, per cui è sufficiente che venga soddisfatta solo una delle due. Inoltre l’impresa deve risultare autonoma e quindi non controllata per più del 25% da altre entità . Per agevolare il processo di individuazione è comunque consentita la compilazione di un modello di autocertificazione.
Per orientarsi tra le numerose opportunità di finanziamento per la realizzazione di progetti è possibile affidarsi all’Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea (APRE), associazione no-profit composta da università e organizzazioni private e pubbliche dei settori della Ricerca e dell’Industria. Il suo scopo primario è proprio quello di favorire la partecipazione italiana ai programmi di Ricerca e Sviluppo finanziati dalla Commissione Europea.
L’attività rivolta alle Pmi comprende:
- Informazioni sui programmi europei in ambiti tecnologici;
- Assistenza sui progetti da presentare;
- Ricerca di partner collaborativi;
- Supporto alle attività di trasferimento tecnologico;
- Visite in azienda ed audit tecnologico.
Si ha così l’opportunità di ottimizzare l’analisi di sbocchi progettuali riguardanti temi d’interesse quali ICT, innovazione, informazione, micro e nano tecnologie.