Come ci ricorda Clarita riprendendo uno dei nostri post di questa mattina, quest’anno il Blog Action Day (iniziativa per catalizzare l’attenzione collettiva su determinati argomenti specifici) è dedicata a una delle tematiche più calde e discusse dell’anno: la tutela ambientale.
Un argomento che sul nostro blog abbiamo affrontato in più di una occasione, visto l’importanza che riveste anche per le utenze in ambito aziendale. Ma la domanda giusta da porsi in questa sede, secondo me, dovrebbe piuttosto essere: aiutare l’ambiente serve anche ad aiutare l’azienda?
La risposta non è facile. Se da un lato, infatti, il “cuore” ci potrebbe dire che è giusto porre la massima attenzione alle tematiche ambientali, nella gestione dell’azienda c’è un altro aspetto che deve essere sempre tenuto in massima considerazione: il portafogli.
Adattare infatti le proprie routine produttive ai principi del rispetto dell’ambiente comporta ovviamente dei costi, che vanno dall’acquisto di determinati tipi di materiali ecocompatibili (che sono nella maggioranza dei casi più cari, basti pensare ai costi della carta riciclata rispetto a quella “normale”) all’organizzazione di un processo di produzione che sia il meno dispendioso possibile dal punto di vista dell’energia elettrica.
Ma di questo “investimento ecologico”, che guadagno ne ha l’azienda? Il ritorno d’immagine può certamente avere un valore, ma non sono sicuro che questo sia sufficiente a giustificare una spesa che per una impresa di piccole dimensioni può essere elevata.
A meno, ovviamente, di non volere affrontare le tematiche ecologiche in maniera superficiale, magari pensando che limitare i consumi elettrici possa servire a rendere la vostra azienda “verde”.
Voi che ne pensate, vi imbarchereste in un’impresa di questo tipo? Io, personalmente, penso che non lo farei.