Gli accertamenti fiscali compiuti sulle persone fisiche generano un aumento delle basi imponibili dichiarate negli anni successivi, relative a IVA, IRAP e IRPEF.
Questo è quanto emerge dal report di verifica dei risultati della gestione 2023 stilato dall’Agenzia delle Entrate e dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione, che evidenzia la variazione del livello di propensione all’adempimento da parte dei contribuenti in seguito a un controllo fiscale.
Stando ai dati, per quanto riguarda le persone fisiche i controlli fiscali hanno provocato un aumento medio di base dichiarata pari a 8,94 milioni di euro per l’IVA, 17,15 milioni di euro per l’IRPEF e 24,45 milioni di euro per l’IRAP, nell’anno di imposta immediatamente successivo.
Si nota che i soggetti che hanno ricevuto una notifica di accertamento unificato in media negli anni 2015-2018 hanno dichiarato oltre € 5.700 in più di base IVA, € 3.094 in più di base IRPEF e quasi € 7.000 in più di base IRAP.”
In altre parole, i contribuenti hanno dichiarato circa 1.364 euro in più di base IVA, 1.195 euro in più di base IRPEF e 2.180 euro in più di base IRAP. Questo effetto, inoltre, sembra durare anche negli anni successivi al primo post verifica.
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Il report, inoltre, segnala anche come l’effetto positivo generato dai controlli coinvolga anche le società di persone, tanto che in seguito a una notifica di accertamento tendono a dichiarare in media 2.980 euro in più di base IVA, 972 euro in più di base IRPEF e 1.601 euro in più di base IRAP.