Anche tra i produttori pc aumenta la responsabilità ambientale in nome del Green IT, dando spazio a strategie verdi per distinguersi in competitività sul mercato e consuistare i favori degli utenti sempre più sensibili ai temi della SCR ma soprattutto della sostenibilità ambientale.
Secondo gli analisti, il Green è ormai diventato un business plan a se stante, un modo per distinguersi dai rivali, conquistare un crescente segmento di clienti attenti all’ambiente e conttraddistinguere il marchio in tutto il mondo come “verde”.
Tra i produttori di computer più impegnati spiccano HP, Dell e Apple che, oltre alla responsabilità ambientale, scommettono sui reali benefici per gli utenti: minore consumo di energia.
Così sembra che le aziende si stiano rincorrendo l’un l’altra per riuscire ad avere la meglio. Un meccanismo virtuoso che va a vantaggio sia dei produttori stesse che dei loro clienti, ma anche dell’ambiente.
I consumatori però potrebbero avere difficoltà a individuare i produttori di pc che si stanno muovendo realmente in direzione di una tecnologia più verde. TBR ha recentemente classificato Dell come la prima su 40 imprese tecnologiche in materia di sostenibilità, mentre un altro rapporto, stilato da Greenpeace, pone Apple come il miglior classificato sullo stesso tema tra i principali produttori di PC.
Le differenze si nascondono nei diversi approcci: ad esempio Dell ha attivato un programma di riciclaggio, Apple si sta muovendo per eliminare le tossicità nelle materie prime, mentre HP si è concentrata sugli imballaggi.
Le imprese si stanno dunque rendendo conto che i clienti utilizzano le considerazioni di carattere ambientale fornite da associazioni come Greenpeace come tiebreakers per effettuare le scelte sui propri acquisti. Differenziare i prodotti dovrebbe essere pertanto il business driver di ogni strategia ambientale di successo.