Il 2006 ha segnato una crescita del mercato mondiale dei server con le spedizioni che hanno subito un incremento dell’8,9% rispetto all’anno precedente.
A fronte di questo netto aumento nelle macchine vendute, il fatturato è cresciuto in maniera meno sensibile, segnando soltanto un +2% per un totale di 52,3 milioni di dollari: le aziende dimostrano quindi di preferire macchine meno costose. Questo il quadro risultante dalla recente ricerca che Gartner ha condotto a livello mondiale.
Tra i produttori HP si aggiudica il primo posto per server venduti con il 27,5% del mercato, aiutata dalle linee di prodotti Integrity Line (+30,1%) e ProLiant (+8,5%). Al secondo posto si piazza Dell con una quota del 21,7%, seguita da IBM con il 15,7%.
Big Blue è però prima per quanto riguarda il fatturato (32,1% del mercato), spinta dal successo delle serie System X e System Z, che hanno bilanciato il declino dei System P e System I. Bene HP anche in questa classifica, con il secondo posto (27%), mentre Sun si aggiudica il bronzo con il 10,8% e inverte la tendenza negativa che l’affliggeva fin dal 2001. Entrambe le classifiche vedono Fujitsu Siemens chiudere la top five.
Per quanto riguarda i modelli di server, quelli più venduti sono risultati ancora una volta i blade, la cui richiesta è aumentata del 33% generando un fatturato del 36,5% superiore al 2005. In questo settore IBM si riconferma leader assoluta con il 41,1%, marcata stretta da HP che riduce le distanze attestandosi a quota 32,5%.
Battuta d’arresto, invece, per i server RISC-Itanium Unix (-1,6%) e per quelli x86, il cui mercato ha rallentato notevolmente durante l’ultimo trimestre del 2006. La causa, spiega Jeffrey Hewitt di Gartner, è da imputarsi principalmente alle numerose novità introdotte nell’offerta, con particolare riferimento ai processori multi-core di Intel e AMD. Questa nuova tecnologia ha suscitato un atteggiamento di cautela nei responsabili IT delle aziende, che preferiscono aspettare per valutare al meglio i nuovi prodotti.
Il risultato è un allungamento del ciclo di vita dei server, che restano in azienda più a lungo riducendo il tasso di riacquisto. Altro fattore che potrebbe incidere sul mercato è la crescente diffusione della virtualizzazione, tecnica che permette di usare un solo computer per eseguire diverse applicazioni. Per ora, comunque, il mercato dei server si presenta in buona salute ma bisognerà attendere l’affermarsi dei processori multi-core per un quadro più completo.