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Quarto Conto Energia, ricorso al TAR e graduatorie sbagliate

di Noemi Ricci

Pubblicato 19 Luglio 2011
Aggiornato 13 Ottobre 2013 10:06

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IV Conto Energia: possibili errori di calcolo nella graduatoria impianti, ricorso al TAR del Lazio contro il Decreto Romani con sentenza tra 30 giorni, perplessità ANIE/GIFI sulle regole.

IV Conto Energia: ricorso al TAR del Lazio sull’«irragionevole adempimento» richiesto alle aziende dal decreto del 5 maggio 2011, ossia l’iscrizione al registro GSE entro finestre temporali rigide «che di fatto vanificano il regime di sostegno, sopratutto ai progetti già avviati ed autorizzati, o prossimi all’autorizzazione». Nelle stesse ore, il GSE ha pubblicato le prime due graduatorie per il registro impianti di grandi dimensioni, per quanto con possibili errori di calcolo.

Attesa entro 30 giorni la sentenza sul ricorso al TAR avanzato dall’azienda Meet Energy contro il
IV Conto Energia
, ossia il decreto per l'”Incentivazione della produzione di energia elettrica da impianti solari fotovoltaici”, che quindi non prevede solo tagli agli incentivi al Fotovoltaico ma anche tasse e disagi.

Più volte si è parlato di incostituzionalità del Decreto Romani, individuata in particolare da Meet Energy in una violazione agli articoli 2, 3, 41 e 97 della Costituzione. In più il Decreto legislativo n.28/2011 sarebbe anche in conflitto con «i principi capisaldi di un compiuto Stato di diritto, come quelli di affidamento, di ragionevolezza, di libertà d’iniziativa economica e di imparzialità e buon andamento della pubblica amministrazione, così come elaborati e sistematizzati dalla giurisprudenza amministrativa, costituzionale e comunitaria» ha sottolineato l’avvocato Gianfranco Passalacqua, docente di diritto ambientale e legale di Meet Energy.

In attesa del verdetto un’altro punto del Quarto Conto Energia fa discutere: l’errore di calcolo nella redazione delle graduatorie per i grandi impianti. Sono state infatti pubblicate quelle relative all’elenco A e all’elenco B, ovvero quelli già in esercizio al momento in cui è stata presentata la domanda di registrazione. Non è ancora pervenuta invece l graduatoria dell’elenco C, ovvero gli esclusi.

Per l’elenco A il decreto ha stabilito delle priorità ed un limite di costo totale di 300 milioni di euro, ma qualcuno ha rilevato la presenza di alcuni impianti per i quali il conteggio sarebbe sbagliato perché vicino allo zero. In questo modo è stato fatto “spazio” ad impianti che non vi avrebbero dovuto accedere alla graduatoria. Il calcolo prevede probabilmente l’entrata in esercizio entro il 31 agosto di molti impianti (che finirebbero nell’elenco B), così da pareggiare i conti e permettere a alcuni nell’elenco C di essere ripescati.

Dubbi sul Quarto Conto Energia continuano poi ad essere sollevati da ANIE/GIFI, vista «l’impossibilità per i produttori EU di moduli e inverter di produrre da subito i certificati di ispezione di fabbrica e le etichette sui prodotti conformi alle indicazioni del GSE».

Per dare la possibilità «a tutti i produttori EU di adeguarsi alle nuove regole e non bloccare il mercato», l’associazione ha proposto al MSE e al GSE di consentire «la presentazione di una dichiarazione sostitutiva in attesa della certificazione richiesta e una deroga di qualche mese per la modifica sulle etichette dei prodotti». Per ora però la richiesta non è stata ancora accolta.

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