Un contingente annuo di Fotovoltaico installabile per dare «dare una prospettiva di lungo periodo alle aziende del settore»: è una delle modifiche al famigerato Decreto Rinnovabili (in attesa del Quarto Conto Energia), al vaglio del Governo dopo gli incontri con gli operatori e con gli enti locali. Lo ha annunciato il sottosegretario allo Sviluppo economico, Stefano Saglia.
Obiettivo, «salvaguardare gli investimenti che erano stati programmati con le regole che erano vigenti», anche con impianto non ancora collegato alla rete elettrica.
Il punto è che ad oggi, per usufruire degli incentivi gli impianti devono entrare in esercizio entro il 31 maggio. In questo senso, Saglia ammette il limite dell’attuale decreto Rinnovabili: «se un imprenditore ha fatto un progetto secondo le leggi vigenti e ha acquistato gli impianti e dimostra di aver speso e investito dei soldi gli deve venire riconosciuta la possibilità di entrare in esercizio».
Dunque, “torna a splendere il sole”? In generale, sembrano essersi calmate le acque, dopo l’incontro tra Ministro delle Sviluppo Economico Paolo Romani , imprese e associazioni di settore e dopo quello con le Regioni. Il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, si è dimostrato soddisfatto per la disponibilità dimostrata dai ministri Romani e Prestigiacomo a elaborare modifiche al testo. I due ministri hanno intanto illustrato ai rappresentanti dei sindacati il nuovo piano di incentivi alle Rinnovabili, con una risposta delle parti sociali in direzione di una rapida riprogrammazione del sistema per dare certezze al settore.
L’obiettivo dichiarato anche dal Ministro Fitto è trovare un percorso condiviso. Positiva l’opinione dell’assessore al Bilancio della Lombardia e coordinatore della commissione Affari finanziari della Conferenza delle Regioni Romano Colozzi: «lunedì ci sarà dato del materiale e il lavoro del tavolo tecnico sarà immediato anche da parte delle autonomie». Da lunedì, dunque, dovrebbero partire i tavoli tecnici per definire le modifiche da apportare al decreto.
Per il presidente della Regione Basilicata e membro dell’Ufficio di presidenza della Conferenza delle Regioni Vito De Filippo: «il confronto tra Governo e Regioni sulle energie rinnovabili sembra incanalarsi sui binari giusti», aggiungendo che gli esponenti del Governo hanno dimostrato «la volontà di continuare a sostenere gli investimenti nelle energie rinnovabili, sia pure con un ridimensionamento degli incentivi, ma comunque individuando meccanismi in grado di continuare a garantire una crescita delle energie verdi».
Tra le voci fuori dal coro il presidente dell’Unione Province d’Italia (UPI), Giuseppe Castiglione, che si è dimostrato preoccupato per un possibile rallentamento del settore delle rinnovabili, sottolineando che l’Italia non può accontentarsi di raggiungere gli obiettivi europei fissati per il 2020, ma deve puntare a superarli.
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