Tratto dallo speciale:

Decreto Rinnovabili: il Governo ascolti gli operatori

di Anna Fabi

11 Marzo 2011 11:00

logo PMI+ logo PMI+
Mozione parlamentare per modificare il Decreto Romani: l'opposizione si unisce agli operatori delle Energie Rinnovabili per limitare i danni dei tagli agli incentivi.

Rinnovabili: la battaglia della filiera delle Energie Green contro il Decreto Romani si sposta in Parlamento e trova nell’opposizione un alleato nel difficile confronto tra maggioranza di Governo e operatori del Fotovoltaico ed Eolico: «la questione rinnovabili non può finire così: come deputati del Partito Democratico, abbiamo chiesto al Presidente della Camera di calendarizzare per la prossima settimana della nostra mozione per modificare il decreto Romani», ha dichiarato il deputato Alberto Losacco.

«Il taglio degli incentivi alle energie rinnovabili è quindi una scelta folle e suicida», è il commento a caldo dopo aver ascoltato le ragioni delle imprese di settore.

«Così come è stato varato dal Governo – spiega Losacco – questo provvedimento distrugge un settore vitale specialmente al Sud Italia. Il settore delle energie rinnovabili è ad oggi l’unico che non solo non sta subendo gli effetti della crisi economica globale, ma anzi è in pieno sviluppo

Il Tavolo di confronto tra Ministero dello Sviluppo, banche, operatori e associazioni di categoria è atteso per il prossimo 15 marzo. Il braccio di ferro verte sulle potenziali modifiche al testo del famigerato decreto legislativo di recepimento della direttiva europea sugli incentivi alle Rinnovabili: un testo che, così com’è, ha lasciato perplessa la stessa Commissione UE.

Le proposte di revisione avanzate dalla maggioranza di Governo non sembrano però cambiare nella sostanza il nuovo sistema che dovrà sostituire il Terzo Conto Energia. Non resta che attendere la prossima settimana per capire fino a che punto si potranno ignorare le istanze di una filiera da migliaia di addetti e di investimenti, portate avanti anche da Anev e Ises Italia, oltre a Legambiente, WWF e Greenpeace.

____________________________

ARTICOLI CORRELATI: