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Incentivi Fotovoltaico ed Eolico: nuovo regime di aiuti alle Rinnovabili

di Anna Fabi

3 Marzo 2011 16:30

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I tagli al sistema di incentivi alle energie rinnovabili, approvato con il decreto di attuazione della direttiva UE: certificati verdi fino al 2016, nuove tariffe da giugno, -22% all'Eolico.

Il nuovo regime di incentivi alle energie rinnovabili entrerà in vigore dal primo giugno 2011; fino al 30 maggio rimarrà in vigore il meccanismo incentivante del Terzo Conto Energia per il Fotovoltaico; taglio retroattivo del 22% agli incentivi per l’Eolico (nella bozza era il 30%). Entro il 30 aprile i Ministri dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente completeranno la consultazione per la revisione delle quote incentivi e dei tetti per le fonti rinnovabili.

Questo, in sintesi, quanto stabilito in data odierna in sede di Consiglio dei Ministri, che ha approvato in via definitiva il decreto legislativo di recepimento della direttiva europea 2009/28, sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili.

Per il Fotovoltaico si procederà ad una riduzione graduale del sistema incentivante, dopo la ridefinizione di criteri, parametri e quote che entreranno in vigore, come detto, dal prossimo giugno. Obiettivo dichiarato dal Governo, evitare le speculazioni. Per tutelare gli investimenti già effettuati, proseguirà il ritiro dei certificati verdi fino al 2016, con prezzo fissato al 78% di quello massimo di riferimento.

Per godere delle tariffe e incentivi del Terzo Conto Energia gli impianti dovranno entrare in esercizio ed essere collegati alla rete entro il 30 maggio 2011, mentre per per gli impianti connessi dal 31 maggio il Governo dovrà emanare apposito decreto ministeriale entro il 30 aprile 2011, con nuove tariffe, nuova soglia massima annuale di potenza elettrica cumulativa degli impianti fotovoltaici che possono godere delle tariffe incentivanti (rispetto alla famigerata bozza di decreto è stato rimosso il riferimento al tetto massimo da 8.000 MW di potenza fotovoltaica incentivata).

Gli impianti sui terreni agricoli non potranno superare il limite di 1 MW per azienda e più del 10% della superficie.

Il nuovo regime di aiuti in vigore da giugno precede anche un diverso piano di incentivi per gli impianti da fonti rinnovabili in esercizio dal 1 gennaio 2013: differenziato per piccoli e grandi impianti, mirerà a ridurre i rischi di investimento per le piccole realtà.

«Per il solare fotovoltaico, imprenditori e cittadini sono lasciati nella più totale incertezza», ha dichiarato Edoardo Zanchini, responsabile energia e infrastrutture di Legambiente. «Solo chi ha già i cantieri aperti e finirà entro maggio avrà sicurezza sugli incentivi».

«Da giugno entrerà in vigore un nuovo sistema con tariffe più basse ma anche un limite annuale alle installazioni che non darà garanzie che vuole investire. Per eolico, biomasse e idroelettrico la situazione è ancora più grave, visto che è prevista l’introduzione di un fallimentare sistema di aste al ribasso, che in passato ha già dato risultati scadenti, e solo a uno sconto sul taglio retroattivo agli incentivi, passato dal 30 al 22%».

Legambiente chiederà alla Ue di valutare fino a che punto il decreto Romani è coerente con gli obiettivi di Bruxelles per il 2020 e con il Piano italiano per lo sviluppo delle rinnovabili.

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