Le associazioni ambientaliste hanno analizzato nel dettaglio la proposta di schema del decreto legislativo in materia di promozione delle fonti rinnovabili all’esame delle Commissioni parlamentari, individuando immediatamente i punti di criticità e i possibili miglioramenti da apportare.
Greenpeace, Legambiente e Wwf, Fondazione sviluppo sostenibile, Kyoto Club e Ises Italia hanno proposto una serie di emendamenti al decreto Rinnovabili, in linea con quelle già presentate da Gifi/ANIE.
Lo schema dovrebbe essere corretto in più punti per garantire un corretto sviluppo del mercato nei prossimi anni. Tra i passaggi della nuova proposta si critica la limitazione riguardante gli impianti solari fotovoltaici a terra, che dovrebbe essere rivista in relazione alla tipologia delle aree sulle quali vengono istallati gli impianti, ovvero se si tratta di terreni agricoli o di pregio.
Inoltre deve essere minore – secondo le associazioni – il taglio del prezzo dei Certificati Verdi, ovvero del 15% anzichè del 30%.
Gli incentivi previsti dal decreto, infine, rischiano di promuovere alcuni comparti di indubbio valore come la generazione termica e della biomassa, ma con la revisione dei meccanismi incentivanti si rischia di bloccare le tecnologie più diffuse come l’eolico e il solare fotovoltaico.
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