Via libera per il Conto Energia 2011 e per le Linee Guida per le fonti rinnovabili, predisposti dal Ministero dello Sviluppo Economico e dal Ministero dell’Ambiente e approvati in questi giorni dalla Conferenza Stato-Regioni-Enti Locali. Una misura molto attesa dagli operatori del settore, ma che in realtà si tradurrà in una riduzione degli incentivi: entrerà in vigore dal primo gennaio 2011 e, secondo il Governo, porterà a minori costi sul conto finale della bolletta elettrica.
Il nuovo Conto Energia – il sistema di incentivazione per chi produce energia pulita da fonte fotovoltaica e la immette nella rete – prevede ancora, sull’energia prodotta persone fisiche, giuridiche, soggetti pubblici e condomini, una tariffa incentivante fissa e garantita per 20 anni.
Per gli impianti in esercizio nel 2012 o 2013, invece, si applicherà un taglio del 6% ogni anno a tali tariffe. Per gli impianti che entreranno in attività successivamente al 2013 bisognerà attendere un nuovo decreto.
Sono stati introdotti anche premi del 5% se l’impianto viene installato in determinate aree quali discariche, cave, ex aree industriali, siti da bonificare e se installato in sostituzione di coperture in eternit.
Particolare attenzione viene posta dal provvedimento sull’innovazione tecnologica, contenendo i tagli sugli impianti di piccole dimensioni (con divisioni in classi di potenza con incentivi decrescenti: da 1 a 3 KW; da 3 a 20 KW; da 20 a 200 KW; tra 200 e 1000 KW; dai 1000 KW a 5 mila KW; oltre 5 mila KW) e guardando al Fotovoltaico a concentrazione, alle installazioni con sistemi di accumulo e a quelle ad alta integrazione architettonica.
Il tutto, con obiettivo efficienza e ottemperanza degli impegni presi a livello comunitario: raggiungimento di una potenza fotovoltaica di 8.000 MW (contro gli attuali 1350 MW) entro il 2020. Tanto più che lo stesso Sottosegretario al MSE con delega all’Energia, Stefano Saglia, ritiene il nuovo Cono Energia spinta decisiva alla strategia di sviluppo delle fonti rinnovabili, fondamentali per la ripresa e la competitività del Paese.
Per quanto concerne le Linee Guida nazionali il focus è sull’Autorizzazione Unica, che introduce modalità e criteri amministrativi per regolamentare la richiesta di autorizzazione per la costruzione di impianti a fonte rinnovabile in modo unitario sull’intero territorio nazionale.
Si vogliono così favorire gli investimenti e coniugare le esigenze di crescita e progresso con l’ecosostenibilità e le problematiche ambientali. Regioni ed Enti Locali dovranno recepire le Linee Guida entro i 90 giorni successivi alla pubblicazione del testo.