Il fatturato delle imprese (considerando il periodo 2002, 2003 e 2004) è rimasto sostanzialmente stabile per il 57,4% degli intervistati, è diminuito per le aziende del meridione ed è rimasto invariato nelle microimprese.
Sono questi alcuni dei risultati a cui è giunta la ricerca “Strumenti innovativi: l’esperienza del passato e indicazioni per il futuro”, condotta dall’Ipi (Istituto per la promozione industriale).
L’indagine è stata svolta su un campione di circa 5 mila imprese suddiviso per regione, settore merceologico e dimensione, attraverso la somministrazione di un questionario strutturato.
In particolare, è emerso che:
- per il 24,4% delle imprese la produzione è realizzata in conto terzi, mentre per il 75,6% in proprio;
- per il 70,9% degli intervistati i prodotti sono venduti a livello regionale e locale, per il 22% a livello nazionale, per il 4,7% nei paesi Ue, mentre per il 2,2% nei paesi extra Ue;
- inoltre, il 94% afferma di non voler spostare la sua produzione a fronte di un 6% che invece vorrebbe;
- infine, per il 68,3% delle imprese la propria localizzazione rappresenta un vantaggio, principalmente per la rapidità di accesso al mercato di sbocco (51,9%).
Per quanto riguarda la conoscenza degli strumenti di agevolazione, le microimprese ritengono importanti i quotidiani e le riviste, le piccole e medie imprese Internet, i seminari e gli incontri pubblici, mentre le grandi imprese le associazioni di categoria. Per le regioni del Sud Italia si registra un’assenza degli strumenti di comunicazione realmente significativi.
Se si considerano, invece, gli investimenti effettuati, le microimprese registrano una percentuale inferiore rispetto alla media. Tra gli interventi, infine, indicati dalle imprese rientrano il potenziamento delle infrastrutture per il trasporto merci, il miglioramento delle reti e il sostegno per realizzare una rete commerciale autonoma.
Per conoscere i dettagli della ricerca è possibile consultare il testo integrale.