Il Fondo di garanzia per le Pmi è uno degli strumenti più importanti per l’accesso al credito delle imprese. Tuttavia, il regolamento ha subito negli ultimi tempi importanti aggiornamenti e integrazioni, decisamente poco favorevoli.
Il tasso di riferimento comunitario ha subito un incremento, raggiungendo quota 2,73% (da 2,49%), portando così alla variazione delle griglie di calcolo dell’elemento di aiuto (Esl), all’adozione di nuovi criteri per la valutazione del rating dei confidi e al ribasso delle percentuali di copertura del fondo.
A determinare il nuovo rating dei confidi è stato il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 18 marzo 2011. In particolare sono stati riformati in parte gli indici di scoring, è stato eliminato il requisito pregiudiziale delle 50 operazioni di controgaranzia accolte, è stato introdotto il monitoraggio periodico sul tasso medio di sofferenza di Confidi o altri Fondi di garanzia, con la conseguente revoca dell’autorizzazione in caso di percentuali superiori al 75% sulla media del Fondo.
C’è poi la riduzione, transitoria, del 10% delle percentuali massime di copertura del Fondo per le operazioni presentate a partire dal 20 aprile 2011. Per la garanzia diretta la quota passa quindi dal 60% al 50% e dall’80% al 70% per le imprese a prevalente partecipazione femminile, per i soggetti beneficiari finali ubicati nelle zone 87.3.a) e per le imprese che sottoscrivono Contratti d’area e Patti territoriali. Anche la controgaranzia del Fondo è stata rimodulata, passando dal 90% all’80%.
Modifiche che non vengono applicate agli interventi relativi alle risorse del PON e del POI e per quelli a favore delle imprese di trasporto merci su strada per conto terzi.
Ricordiamo che, in ottemperanza dell’Accordo per il credito alle Pmi del 16 febbraio 2011 – sottoscritto da Presidenza del Consiglio, Ministero dell’Economia, ABI e associazioni imprenditoriali – il Fondo di Garanzia proroga la moratoria sui debiti delle Pmi al 31 luglio 2011, concedendo l’allungamento della durata dei finanziamenti a medio e lungo termine anche alle imprese che hanno beneficiato della sospensione dei debiti a seguito dell’avviso comune del 3 agosto 2009.
Integrate, infine, le modalità per la comunicazione degli esiti delle richieste di ammissione al Fondo di garanzia, che si arricchiscono della procedura telematica, oltre all’invio per posta o fax da abolire nel prossimo futuro perché non altrettanto tempestive.
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