Sono operative le misure previste dal “Nuovo accordo per il credito alle Pmi” siglato lo scorso 4 febbraio: le Pmi che hanno già usufruito della moratoria dei debiti di un anno sui mutui, possono godere dell’estensione dei finanziamenti mantenendo il tasso originario.
L’operatività è frutto della convenzione firmata nei giorni scorsi tra ABI e Cassa Depositi e Prestiti che mette a disposizione per lo scopo un miliardo di euro.
Sono state inoltre deliberate dal Comitato di Gestione del Fondo di garanzia per le Pmi le modalità con cui le banche accederanno alla copertura di tali misure. In una nota del Ministero del Tesoro si legge che «in caso di default dell’impresa il Fondo interverrà a copertura del capitale residuo relativo alle rate aggiunte al piano di ammortamento originario. Le imprese non sosterranno pagamenti di alcuna commissione o oneri aggiuntivi rispetto a quelli eventualmente sostenuti dalla banca nei confronti di terzi per la conclusione delle operazioni di allungamento».
L’Accordo per il credito alle Pmi prevede anche la proroga fino al 31 luglio 2011 – rispetto ai termini previsti dall’Avviso comune – per i finanziamenti delle Pmi che non ne avessero ancora mai beneficiato [scarica il modello di domanda].
In più, nei casi in cui non intervenga la garanzia del Fondo o la provvista della Cassa, le imprese hanno la facoltà di negoziare il tasso di riferimento.
Si sottolinea l’adesione compatta al nuovo accordo delle banche italiane, come già avvenuto con l’Avviso Comune: oltre il 75% in termini di sportelli sul territorio [ scarica l’elenco completo]
L’accordo di febbraio, lo ricordiamo, è stato sottoscritto tra ABI, Confindustria, Rete imprese Italia Alleanza delle cooperative, Agci, Casartigiani, Cia, Claai Cna, Coldiretti, Confagricoltura, Confapi, Confartigianato, Confcommercio, Confcooperative, Confedilizia, Confesercenti, Confetra e Legacoop, alla presenza Ministro dell’Economia Giulio Tremonti e del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
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