Si consolida la ripresa dei finanziamenti alle Pmi, stando agli ultimi dati Bankitalia: la Banca centrale italiana a settembre registrava una crescita pari a +8,4% su base mensile e +1,7% generale. Certo, questo non cambia lo stato di incertezza determinato dalla congiuntura economica che ancora fa sentire il suo peso sulle piccole e medie imprese, ma per fortuna anche l’ABI ha registrato a settembre un ritorno del segno positivo nella dinamica dei finanziamenti alle imprese non finanziarie: +0,3%, dopo un minimo toccato alla fine dello scorso anno (-3,1%).
Già ad agosto le piccole imprese mostravano l’incremento più elevato, con un tasso annuo di crescita dei finanziamenti di +0,5%, più un +1,7% delle cosiddette famiglie produttrici.
Tuttavia, è anche vero che in tempi di crisi sono proprio le imprese più piccole a subire per maggiore stretta del credito: secondo i dati della Banca d’Italia, già dal 2006 i finanziamenti alle piccole imprese sono in diminuzione.
Chiuse per troppo tempo, dunque, le porte alle Pmi, costrette a rimanere alla finestra a guardare mentre aumentava il credito al settore produttivo e alle imprese non finanziarie, che vivevano così il momento di maggiore crescita finanziaria.
Oggi le Pmi dovrebbero riscattarsi grazie anche a una sempre maggiore attenzione che banche e istituzioni stanno dimostrando nei loro confronti, consapevoli del ruolo cruciale che ricoprono per il nostro sistema produttivo.
Non resta che vedere cosa accadrà in questo 2011 appena iniziato dato che le previsioni non sono delle più rosee, anzi si prevede un ulteriore calo dei bilanci delle piccole aziende, che diventeranno in questo modo ancora più rischiose in relazione ai prestiti bancari.