Obiettivo: mercato unico per le Pmi: il Mercato Alternativo del Capitale ( meglio noto come MAC) – riservato a investitori professionali e rivolto alle piccole e medie imprese – potrebbe infatti essere acquisito interamente da Borsa Italiana, che oltre ad essee la Società di Gestione del MAC ne è azionista al 5%.
Il MAC è stato promosso e lanciato nel 2007 dalle numerose banche italiane, associazioni di imprenditori e istituzioni finanziarie, riunitesi nella Pro Mac.
Tra i soci anche ABI, Assosim, Confindustria, Infocamere, Assonime oltre a Borsa Italiana che, esercitando l’opzione che vanta sul rilevamento delle quote di maggioranza, secondo quanto dichiarato a Radiocor avrebbe messo sul piatto un’offerta da 5 milioni di euro per acquisire le quote di maggioranza della Pro Mac.
In base all’accordo, il Mercato Alternativo del Capitale dovrebbe essere sudiviso in due sezioni: oltre al MAC vero e proprio (che annovera al momento sei società), anche l’AIM Italia sul modello londinese dell’Alternative Investments mMrket e che conta ad oggi otto società.
Un Advisory Board, infine, affronterà i complessi temi legati alla quotazione delle piccole e medie imprese.
Gli altri soci hanno tempo fino al 3 agosto per aderire all’offerta, che con molta probabilità sarà accettata all’unanimità.