La crisi economica ha avuto pesanti ripercussioni sulle start-up e piccole e medie aziende con poche garanzie per richiedere prestiti bancari, con il risultato di un crescente ricorso ai fondi anti-usura. A causare questa situazione di difficoltà è certamente la carenza di liquidità, aggravata dai ritardi nei pagamenti da parte della pubblica amministrazione.
Per cercare di arginare i danni provocati dal mercato finanziario illecito, che rischia di affossare ulteriormente le Pmi già in grave sofferenza, Confidi Pmi Campania e la Banca di Credito Cooperativo di Napoli hanno sottoscritto un accordo per la gestione del fondo nazionale antiusura, uno strumento espressamente dedicato alle imprese in difficoltà finanziarie.
Potranno usufruirne infatti le imprese alle quali, come previsto dalla legge statale 108/96, sia stata rifiutata una domanda di finanziamento che vengano assistite da una garanzia pari ad almeno il 50%, in concomitanza con il verificarsi di: eventi straordinari negativi; soggetti protestati che hanno fatto fronte al debito; imprese in temporanea crisi di liquidità; imprese di recente costituzione ed errata conduzione finanziaria dell ‘ impresa.
L’accordo prevede che il consorzio fornisca la copertura di garanzia del fondo prevenzione che permetterà di finanziare fino al totale dell’importo richiesto dalle aziende, secondo le linee di credito messe a disposizione dall’istituto di credito.
In pratica il Confidi Campania si prenderà a carico la valutazione dell’impresa la ricerca della migliore soluzione che le favorisca l’ammissibilità al credito con una minore incidenza del rischio. «Ci assumiamo anche una responsabilità sociale nei confronti dell’impresa» ha dichiarato il presidente di Confidi Campania Lucio Donadio.
Dal canto suo il presidente della Bcc Amedeo Manzo ha ribadito il proprio impegno nei confronti delle imprese e il proprio sforzo per venire loro incontro e scongiurare così il ricorso al mercato illegale dei finanziamenti.