L’articolo 53 della manovra correttiva predisposta dal Governo con il decreto legge n. 78/2010 incide sui bonus in busta paga erogati dai datori di lavoro ai propri dipendenti in funzione degli incrementi di produttività, personale ma anche aziendale.
La nuova normativa, infatti, include tutte le somme distribuite in attuazione dei contratti collettivi o accordi correlati al miglioramento di un qualsiasi aspetto legato all’impresa, comprese innovazione, efficienza organizzativa e competitività aziendale.
Gli unici limiti della misura riguardano l’anno di applicabilità – per il momento il solo 2011 – la quantità di denaro retribuito – che non potrà superare i 6.000 euro lordi – e il reddito da lavoro dipendente, che non potrà essere superiore ai 40.000 euro annui.
Nello specifico, come previsto dal comma 1, le somme «saranno assoggettate a imposta sostitutiva IRPEF e delle addizionali regionali e comunali» e beneficeranno di «uno sgravio dei contributi dovuti dal lavoratore e dal datore di lavoro».
L’obiettivo della norma è creare una compartecipazione tra lavoratore e azienda, rendendo il primo più responsabile del proprio operato, in quanto legato sia al fatturato aziendale che alla propria retribuzione.
In ogni caso, si dovranno attendere le disposizioni attuative, soprattutto per quanto riguarda la determinazione del sostegno contributivo, che dovranno avvenire entro il 31 dicembre 2010 dopo la consueta condivisione con le parti sociali.