Trovato l’accordo tra Ministro dell’Economia Giulio Tremonti e i principali istituti di credito italiani per rifinanziare il Fondo italiano di investimento per le Pmi: un miliardo di euro in favore delle piccole e medie imprese, frutto dell’intesa con Cassa Depositi e Prestiti (Cdp), Intesa Sanpaolo, Unicredit e Monte dei Paschi di Siena, insieme a partner strategici quali ABI e Confindustria.
Il Fondo si rivolge a circa 15mila imprese italiane con fatturato tra 10 e 100 milioni di euro. Primo investimento previsto, nella seconda metà del 2010.
L’obiettivo del lavoro svolto dal direttore generale del Tesoro, Vittorio Grilli, in collaborazione con il mondo bancario e imprenditoriale è di aumentare la dotazione a 3 miliardi, dei quali un miliardo raccolto presso investitori istituzionali.
Tremonti è sicuro che «i benefici si estenderanno automaticamente all’indotto». In più lo scopo del Fondo è di favorire l’aggregazione e la patrimonializzazione delle Pmi e questo, assicura il Ministro, porterà benefici anche alle imprese più piccole.
In particolare l’idea è di costituire in tempi brevi una società di gestione del risparmio finalizzata al collocamento delle quote di un fondo comune di investimento mobiliare chiuso riservato a investitori qualificati.
Soddisfatta la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, definendo il Fondo un utile strumento per spingere «a una migliore governance e trasparenza dei bilanci».
La leader degli industriali ha inoltre ricordato di aver chiesto il rinnovo per il 2010 dei bonus per aggregazioni e ricapitalizzazioni, fondamentali per la ricerca e l’internazionalizzazione.
Si auspica ora la partecipazioneanche di altre banche, le quali potranno sottoscrivere una quota del capitale della Società gestione risparmio (Sgr).