Il Governo Gentiloni chiede al Parlamento il via libera per utilizzare ulteriori 20 miliardi di euro che impatterebbero sul debito pubblico, per un provvedimento salvarisparmio: lo ha deciso un Consiglio dei Ministeri lampo, tenutosi il 19 dicembre: la richiesta è arrivata alla Camera in tempi brevissimi per un esame in calendario dell’aula il 21 dicembre. Tempi strettissimi, dunque, per adottare una misura precauzionale volta a mettere il governo nelle condizioni di intervenire a sostegno di banche in crisi, in primis Monte dei Paschi di Siena, nel caso in cui l’aumento di capitale non raggiunga l’obiettivo.
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Le ragioni della fretta riguardano senz’altro Mps, che ha in corso un’operazione di aumento di capitale da 5 miliardi di euro. L’obiettivo è avere un decreto lampo che consenta un salvataggio in extremis, con una dotazione adeguata anche per altri, eventuali, futuri interventi in banche in crisi.
Il Governo ha precisato che i 20 miliardi non impattano sul deficit/PIL, ma sul debito pubblico, quindi non vanno a toccare l’aggiustamento strutturale dei conti pubblici. Se fosse necessario, ha aggiunto il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan
«l’impatto sarebbe sul bilancio 2017».
I dettagli saranno contenuti nel decreto e le modalità di rientro del debito richiederanno un intervento sul Documento di Economia e Finanza (DEF).
Il premier Paolo Gentiloni ha definito l’intervento precauzionale, spiegando:
«Abbiamo considerato nostro dovere varare questo intervento salva risparmi e mi auguro che questa responsabilità venga condivisa da tutte le forze del Parlamento».
In parole semplici, l’obiettivo è quello di prevenire crisi bancarie, sulla base del criterio di ricapitalizzazione a scopo precauzionale che:
«va sostenuto da interventi che rispettino la normativo UE ma andrà verificato caso per caso».