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SOS Credito: nuove banche a rischio

di Francesca Vinciarelli

27 Gennaio 2016 10:00

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Indagine conoscitiva della BCE su sei banche italiane per verificare i crediti deteriorati, mentre altre 37 BCC presentanto sofferenze record: i rischi per l'accesso al credito.

A rischio l’accesso al credito in Italia, con la BCE che sta indagando su sei banche: MPS, Banco Popolare, Bpm, Bper, Carige e Unicredit. Si tratta di un’indagine conoscitiva volta a verificare il livello dei crediti deteriorati, le politiche e le strategie di gestione delle banche in esame per l’anno in corso. A questo quadro si aggiunge l’allarme sofferenze per 37 Banche di Credito Cooperativo (BCC).

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Non è una novità che l’Italia vanti un triste primato di crediti deteriorati, per un totale di circa 350 miliardi pari al 16,7% degli impieghi. Le banche sotto la lente della BCE hanno rilasciato delle note stampa nelle quali rendono noto la Banca Centrale Europea ha avviato, nell’ambito dei piani di attività per il 2016, una valutazione dei prestiti in sofferenza che riguarda la strategia, la governance, i processi e le metodologie di gestione dei Non Performing Loans (NPL) e che, in tutti i casi, non si registra alcun elemento di novità rispetto ai dati diffusi nel contesto dell’approvazione dei dati trimestrali al 30 settembre 2015.

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Unicredit dichiara che, a livello di gruppo, le sofferenze lorde si attestano a 50,6 miliardi di euro, in calo di circa il 3% rispetto a dicembre 2014 e il tasso di copertura è pari al 61,4%, tra i più alti in Italia. Di conseguenza, le sofferenze al netto delle riserve ammontano a 19,5 miliardi, in calo rispetto a dicembre 2014.

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Banco Popolare ricorda invece che, al 30 settembre 2015, relativamente ai flussi netti in ingresso di credito deteriorato si registrava un sensibile decremento (-56% rispetto all’anno precedente) e che si prevede un’ulteriore contrazione, grazie alla cessione di circa euro 950 milioni nominali di sofferenze chirografarie perfezionata ad ottobre 2015.

BCC

Stando ai bilanci del 2014, ci sarebbero poi 37 Banche di Credito Cooperativo su un totale di 368 che presentano uno stock di sofferenze allarmante (20%). Le sofferenze maggiori si registrano tra le seguenti banche:

  • Cassa rurale artigiana di Camerano (37,9% di crediti deteriorati), già assorbita dalla Banca di Filottrano;
  • Banca Teramo (32,9%);
  • Cassa rurale di Pinzolo (26,35%);
  • Cassa rurale di Mori (26,2%);
  • Banca di Pistoia (25,7%);
  • BCC agrobresciano (25,6%).

Probabilmente queste e le altre banche in sofferenza confluiranno spontaneamente nella BCC.