Desidererei conoscere la percentuale di tassazione riservata alle persone in pensione nei principali paesi europei.
La tassazione delle pensioni nei principali paesi europei varia significativamente a seconda delle normative fiscali nazionali e dei diversi sistemi di welfare.
In Italia, le pensioni sono soggette all’IRPEF con aliquote che, nel 2024, vanno dal 23% al 43%, a seconda dello scaglione di reddito. Esistono anche alcune agevolazioni per i pensionati con redditi bassi, come la no tax area per pensioni fino a circa 8.500 euro annui.
Ecco invece una panoramica della tassazione sulle pensioni nelle principali nazioni europee:
- Germania: la tassazione delle pensioni è progressiva e rientra nel sistema di tassazione generale del reddito con aliquote variabili dal 14% al 45% a seconda del reddito complessivo del pensionato;
- Francia: le pensioni sono soggette a tassazione progressiva, con aliquote fino al 45%, tuttavia esistono detrazioni ed esenzioni che possono abbattere significativamente l’impatto fiscale;
- Spagna: le pensioni sono tassate come reddito da lavoro e soggette a un sistema di aliquote progressive dal 19% al 47%;
- Regno Unito: le pensioni sono tassate come reddito ordinario, con aliquote dal 20% al 45%, con esenzioni per le pensioni di base fino a un certo importo;
- Svizzera: si applica un sistema di tassazione federale, cantonale e comunale differenziato per residenza, con aliquote che possono andare da 0 a 41%.
In generale, la maggior parte dei paesi offre detrazioni o esenzioni specifiche per i pensionati, che possono ridurre l’impatto della tassazione sul reddito pensionistico.
Ci sono poi diversi paesi che offrono vantaggi fiscali ai pensionati stranieri che decidono di trasferirsi.Ecco una panoramica dei principali paesi europei con vantaggi fiscali per i pensionati stranieri.
- Portogallo: il Regime Residenti Non Abituali (RNH) offriva in passato ai pensionati stranieri una totale esenzione fiscale sui redditi pensionistici esteri, mentre ora questi stessi redditi sono ora soggetti a un’imposta forfettaria del 10% sui redditi pensionistici esteri per un periodo di 10 anni e zero tasse sul patrimonio, ma solo per i vecchi beneficiari.
- Spagna: il Regime dei Pensionati Stranieri (Beckham Law) offre una tassazione forfettaria al 24% sui primi sei anni di residenza. Tuttavia, questo regime è più comunemente applicato a lavoratori stranieri ad alto reddito che si trasferiscono in Spagna per lavoro.
- Gran Canaria e Baleari: in queste isole spagnole esistono ulteriori incentivi fiscali, soprattutto per gli stranieri che investono in proprietà.
- Grecia: i pensionati stranieri che trasferiscono la loro residenza fiscale in Grecia possono beneficiare di una tassazione forfettaria del 7% sui redditi pensionistici esteri per un periodo di 10 anni.
- Malta: il Programma di Residenza Permanente (GRP) offre una tassazione agevolata sui redditi esteri rimessi a Malta e un’aliquota ridotta del 15% sui redditi derivanti da pensioni estere. Malta ha anche un’ampia rete di trattati contro la doppia imposizione, che riduce ulteriormente il carico fiscale.
- Cipro prevede un’imposta fissa per i pensionati stranieri, che possono optare per una tassazione del 5% sui redditi pensionistici superiori a 3.420 euro oppure per il regime fiscale ordinario, se più conveniente.
Questi regimi fiscali sono progettati per attrarre pensionati stranieri, offrendo loro la possibilità di ridurre significativamente il carico fiscale sui redditi pensionistici percepiti all’estero.
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Chiedi all'espertoRisposta di Anna Fabi