L’Agenzia delle Entrate ha emanato le prime indicazioni operative per l’esclusione dal calcolo ISEE dei Titoli di Stato come Buoni del Tesoro e BTP e degli strumenti finanziari con garanzia pubblica come i Buoni Fruttiferi Postali.
Con un ritardo di quasi un anno, le istruzioni per gli operatori finanziari rappresentano soltanto il primo passo per l’operatività della misura, introdotta dalla scorsa Manovra e rimasta inapplicata a causa del mancato aggiornamento del Regolamento ISEE ai fini del calcolo dell’Indicatore da parte dell’INPS.
Titoli di Stato: istruzioni per operatori finanziari
Il provvedimento emanato dall’Agenzia delle Entrate, disponibile sul sito ufficiale (qui in PDF), specifica che gli operatori finanziari devono comunicare all’Anagrafe Tributaria i dati sui titoli posseduti dalle persone fisiche, con particolare riferimento a quelli fino alla soglia di 50.000 euro.
Le informazioni confluiranno nella DSU precompilata, comprendendo tutte le informazioni rilevanti per determinare l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente e viene utilizzata per l’accesso a numerosi benefici sociali.
Esclusione dall’ISEE: a che punto siamo
Come detto, il nuovo provvedimento dell’Agenzia delle Entrate fornisce agli operatori finanziari le istruzioni tecniche per trasmettere correttamente i dati dei Titoli di Stato (BOT, BTP, CCT, etc.) posseduti dai contribuenti, così da consentire un adeguamento progressivo al nuovo sistema e facilitare il controllo delle Dichiarazioni ISEE 2025.
Tuttavia, l’effettiva applicazione della norma richiede ulteriori passagi: manca ancora il decreto attuativo del presidente del consiglio (DPCM) che dovrebbe aggiornare il Regolamento ISEE.
Peraltro, anche le risorse originariamente destinate alla copertura dell’esclusione dei Titoli di Stato dall’ISEE sono state, almeno parzialmente, destinate al Bonus Natale. È dunque probabile che le prime vere applicazioni operative si vedranno nel corso del 2025, con possibili adeguamenti successivi. Fino ad allora, si continuano ad applicare le attuali regole:
Cosa cambia e da quando
In base alla Legge di Bilancio 2024, i Titoli di Stato sotto i 50.000 euro di valore complessivo sono esclusi dal calcolo del reddito e del patrimonio ai fini ISEE.
Non appena sarà emanato il nuovo Regolamanto, le DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) potranno essere calcolate riportanto ai fini del valore ISEE l’esclusione dei Titoli di Stato sotto i 50.000 euro.
A quel punto, la DSU comprenderà pertanto non solo i dati relativi ai conti bancari ma anche quelli su Titoli di Stato, contribuendo a una rappresentazione più precisa della situazione economica reale. E l’operazione sarà rilevante anche per il calcolo dei benefici come l’Assegno Unico e l’accesso ai Bonus Sociali.
La Legge di Bilancio 2025 prevede peraltro ulteriori esclusioni per il calcolo dell’Indicatore economico proprio sull’Assegno Unico.