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Fondi pensione e TFR: quando investire per aumentare i rendimenti

di Anna Fabi

25 Settembre 2024 07:29

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Come scegliere tra TFR in azienda o Fondo Pensione e quando investire: rendimenti a confronto dai 30 ai 60 anni, stima dei costi e delle tasse.

Con la proposta di Governo di inserire in Manovra 2025 l’obbligo di destinare almeno un 25% del proprio TFR ad ad un fondo pensione (con un semestre di silenzio-assenso), è tornato il auge il dibattito sulla convenienza della previdenza complementare  rispetto a quella pubblica.

In base a recenti simulazioni di investimento per età (30, 40 e 50 anni) e per tipologia di reddito di lavoro (lavoratori dipendenti o autonomi) – che mettono a confronto i rendimenti del TFR lasciato in azienda e quelli degli accantonamenti destinati ad un fondo pensione o ad altre forme di previdenza integrativa – è anche possibile pianificare quanto investire per ritagliarsi un tesoretto futuro.

E possibile anche simulare i versamenti mensili necessari per raggiungere gli obiettivi pensionistici, considerando linee di investimento a rischio basso e alto.

TFR e fondi pensione: come variano i rendimenti

Negli ultimi 10 anni il Tfr lasciato in azienda ha reso in media il 2,4%, mediamente meno di quanto offrono i fondi pensione che investono in liquidità e obbligazioni, ma anche meno delle linee bilanciate di fondi negoziali e aperti e delle linee obbligazionarie miste dei fondi negoziali (compresi tra il 2,6% e il 3,1%).

=> Come scegliere il fondo e la pensione integrativa

Simulazioni elaborate da @smileconomy e pubblicate a luglio sul Corriere.it mostrano che, per un lavoratore che investe 200 euro al mese in una linea bilanciata di un fondo pensione aperto, i rendimenti hanno un impatto maggiore soprattutto per i giovani. La rendita annua mostra valori compresi tra i 6.848 per un 30enne e di cirica 728 euro per un 60enne.

Per un 30enne può significare una differenza di 2.000 euro all’anno (il 41%), mentre per un 40enne una differenza di circa 700 euro all’anno (il 27%), per un 50enne o un 60enne si regitra, rispettivamente, una differenza del 15% e del 7%.

Età Massima differenza rendimenti (%)
30 41
40 27
50 15
60 7

Impatto costi e rendimenti sui fondi pensione

Nei fondi negoziali, la differenza nell’Indice di Spesa Composto (ISC) a 10 anni è al massimo dell’1,13%, nei fondi aperti al 2,03%, mentre nei Piani Individuali di Previdenza (PIP) sale al 3,49%. Tuttavia, le differenze di rendimento possono superare i 4 punti percentuali.

Raccomandazioni

Per ottimizzare le risorse alla pensione, è importante trovare un equilibrio tra costi, rendimenti e servizi di consulenza. Sebbene la combinazione perfetta sia difficile da ottenere, la scelta migliore dipenderà dal contesto lavorativo e dalla fiducia nel consulente finanziario.

La discriminante è anche legata alla tassazione: il TFR è tassato tra il 23% e il 43% IRPEF, quello conferito in un fondo pensione tra il 9% e il 15% in funzione del numero di anni di iscrizione.